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Landini conferma lo sciopero. Ma ecco i numeri della sua "imparzialità"

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I numeri allontanano qualsiasi smentita: non si può parlare di "imparzialità". Gli scioperi del trasporto pubblico locale e quelli del trasporto ferroviario, da quando al governo c'è Giorgia Meloni, sono aumentati vertiginosamente. Dai dati forniti dalla Commissione Garanzia Scioperi, infatti, è chiaro che, dal momento in cui la leader di Fratelli d'Italia è diventata presidente del Consiglio, i lavoratori hanno incrociato le braccia molto spesso. Nel caso del trasporto pubblico, gli scioperi sotto il governo Meloni sono stati 34. Solamente 4 per Giuseppe Conte e 7 per Paolo Gentiloni. Per quanto riguarda quello ferroviario, invece, il governo Meloni ne conta 54, quello Conte 10 e quello Gentiloni 16. Dimostrazione, questa, di quanto la maggioranza ha sempre sostenuto. "I numeri che dimostrano tutta "l'imparzialità" di Maurizio Landini. Segretario, quando indice un altro sciopero?", ha tuonato FdI su X. 

 

 

 

Dati che arrivano a un giorno di distanza dall'incontro tra governo e sindacati che si è tenuto a Palazzo Chigi. Solamente ieri, infatti, Cgil e Uil hanno confermano lo sciopero generale sulla manovra indetto per il 29 novembre. Il vertice si è aperto con un doppio regalo dai segretari Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri alla premier: il libro "L’uomo in rivolta" di Albert Camus e una calcolatrice. Cgil e Uil non hanno fatto un passo indietro nel giudizio sulla legge di bilancio. "Per quello che ci riguarda è assolutamente confermatala ragione dello sciopero generale. È una pessima legge di Bilancio, non dà un futuro al nostro Paese", ha ribadito il segretario della Cgil, Maurizio Landini. 

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