Albania, Tommaso Foti: "L'abito non fa il monaco ma a volte la giacca..."
La nave Visalli della Guardia costiera, con a bordo i sette migranti che da venerdì scorso si trovavano nel centro di Gjdaer in Albania, è arrivata poco dopo la mezzanotte nel porto di Brindisi. Il rientro in Italia ha seguito la decisione della sezione immigrazione del tribunale di Roma, che, di fronte al recente decreto sui Paesi sicuri, ha sospeso il provvedimento di convalida del loro trattenimento rimettendo tutto nelle mani della Corte di giustizia europea. Se ne è discusso a Tagadà, il programma di politica e di attualità di La7. Il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha preso la parola e, ospite in studio, è stato chiarissimo fin da subito: "Questa è la prova provata che l'abito non fa il monaco ma che, a volte, la giacca fa il giudice", ha detto quando la conduttrice Tiziana Panella ha fatto notare che la giacca di Silvia Albano, uno dei sei magistrati che hanno deciso di non convalidare il trattenimento dei migranti in Albania, era rossa.
Dopo la mail spunta lo screenshot al veleno su Meloni e figlia
"Io penso che il problema non sia l'antagonismo politica-magistratura. Siamo in un ambito che va definito una volta per tutte. Chi è autorizzato a stabilire quali sono i Paesi sicuri? Lo Stato", ha continuato Foti, passando poi a fare un esempio: "Siamo in tre e siamo tre giudici. Lei è il giudice di Brescia e ritiene che l'Egitto è un Paese non sicuro. Io sono il giudice di Piacenza e ritengo che l'Egitto è un Paese sicuro. La dottoressa è un giudice di Catanzaro e dice "Io cosa faccio? Butto in aria la monetina?", ha chiesto. Il fatto che debba essere lo Stato a stabilire quali siano i Paesi sicuri, ha ricordato il capogruppo di FdI alla Camera, "ha anche dei precedenti. Come voi sapete, l'elenco dei Paesi sicuri non è un'invenzione del governo Meloni, è preesistente. Il singolo giudice è legittimato a dire che, in relazione alle caratteristiche del soggetto, quel Paese sicuro potrebbe rivelarsi non sicuro". Quindi la conclusione: "Nel momento in cui si decide che non è lo Stato a stabilire l’elenco dei Paesi sicuri, significa che lo Stato non esiste. Faccio un esempio chiaro: quando un governo di sinistra e verdi, quello tedesco, ha espulso i 22 profughi afghani, qualcuno ha detto che violava il diritto comunitario?".