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Agnelli, a Pechino la cattedra di cultura italiana. Da Elkann l’investitura per Prodi
Alla presenza del capo dello Stato, Sergio Mattarella, è stata inaugurata oggi a Pechino la Agnelli Chair of Italian Culture ospitata e gestita e gestita dal China-Europe Philanthropy Innovation Research Center (Cepirc) dell’Università di Pechino, fra le prime al mondo. Il primo titolare della Cattedra sarà Romano Prodi. La Agnelli Chair of Italian Culture è stata ideata e promossa dalla Fondazione Agnelli, in collaborazione con il ToChina Hub dell’Università di Torino. All’inaugurazione era presente il presidente della Fondazione Agnelli, John Elkann, che con i vertici dell’Università di Pechino e del Cepirc ha firmato l’accordo che regola la Cattedra.
La Agnelli Chair of Italian Culture, operativa a partire dalla primavera del 2025, vuole avvicinare agli studenti e ai docenti della prima università cinese la cultura italiana in tutti i suoi aspetti. Racconterà alla futura classe dirigente del Paese il contributo che l’Italia ha storicamente offerto e tuttora propone non solo nel campo delle arti, ma anche della creatività, della conoscenza scientifica e tecnologica, dell’economia e della società. Parallelamente la Cattedra favorirà il dialogo tra le culture italiane e cinesi, migliorando la reciproca conoscenza.
«Negli ultimi anni l’impegno della Fondazione Agnelli per migliorare la qualità della scuola e dell’università in Italia è cresciuto e continuerà a crescere con nuove iniziative e progetti di grande impatto - ha sottolineato John Elkann nel suo intervento - la Agnelli Chair che inauguriamo oggi a Pechino, la prima nata in questo Paese su iniziativa di un’istituzione non-profit europea, è un ponte che costruiamo per stimolare la comprensione reciproca e la collaborazione pacifica tra i nostri paesi: racconterà con orgoglio alla Cina il meglio della cultura italiana, di ieri e di oggi, e al contempo rafforzerà il dialogo con il mondo cinese in tutti i suoi aspetti. Un obiettivo particolarmente importante nelle fasi di incertezza e di tensioni globali come è l’attuale».