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Dossieraggio, Nordio tuona: "Serio e concreto pericolo per la democrazia"
Aumenta il numero delle centrali operative che vengono scoperte così come le indagini che vengono aperte. L'Italia è diventata un Paese di spioni e quello del dossieraggio è un tema tanto caldo quanto urgente. Ne ha parlato oggi, nel corso del Question Time alla Camera, il ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Stiamo investendo una serie di cifre molto importanti per realizzare la sicurezza contro gli attacchi hacker, nella consapevolezza che tutto il mondo è stato trovato impreparato di fronte all'aggressione dell'hackeraggio, proprio perché i malintenzionati un po' in tutti i settori, agiscono e intervengono sempre prima che lo Stato si munisca della normazione necessaria e sufficiente per controllarli, poi arriverà un momento, e per noi è un momento molto vicino in cui riusciremo a controllarli del tutto", ha assicurato.
Un fenomeno, quello degli accessi illegali e del mercato delle informazioni, che cresce e che preoccupa. "Sulle specifiche vicende dei cosiddetti dossieraggi rappresento che i due procedimenti penali presso la procura di Perugia e di Milano sono coperti da segreto istruttorio. Questo non impedisce di esprimere la mia profonda preoccupazione per ciò che è accaduto e sta accadendo, che è inaccettabile e inquietante e che costituisce un serio e concreto pericolo per la nostra democrazia", ha rimarcato il Guardasigilli. Per il potenziamento dei servizi e dei sistemi cyber della pubblica amministrazione, ha continuato, "sono stati disposti, dall'Agenzia per la cybersecurity nazionale, finanziamenti complessivi per oltre 715 milioni di euro".
"Tali risorse hanno riguardato gli esercizi finanziari dal 2022 al 2024 e interesseranno anche i successivi esercizi 2025-2026, i fondi Pnrr per un totale di 376 milioni e i fondi della strategia nazionale cyber per 339 milioni. Progetti di potenziamento delle difese cyber delle pubbliche amministrazioni, di cui 113 Pa locali e 54 Pa centrali, sono rivolti al potenziamento delle difese perimetrali e alla costituzione del Soc (Security operation center) per il monitoraggio oltre ad azioni di potenziamento di consapevolezza della minaccia in ambito cyber security per i componenti della Pa", ha aggiunto il ministro, ribadendo con fermezza che la questione è stata presa in considerazione con serietà e determinazione.