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Liguria, Gasparri esulta: “Abbiamo vinto nonostante l'handicap di magistratura e Rai”

Antonio Adelai
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Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia e membro della commissione parlamentare di Vigilanza Rai, ha rilasciato un'intervista a Il Tempo nel giorno della vittoria delle elezioni in Liguria da parte del centrodestra.

In merito alla puntata dell’altro ieri di "Report" sull’indagine che ha coinvolto l’ex governatore ligure, Giovanni Toti, mandata in onda ad urne aperte, nonostante i robanti annunci verrebbe da dire molto rumore per nulla.
«In Liguria abbiamo vinto nonostante la corsa a handicap grazie alla magistratura e alla Rai. Io non ho chiesto nessuna audizione di Sigfrido Ranucci in commissione di Vigilanza Rai: sarebbe un suo inutile show basato su una interpretazione non veritiera dei fatti. Mi chiedo come mai si sia potuto rompere il silenzio elettorale con domande, con risposte di candidati alla presidenza della Regione, con accuse, con affermazioni alle quali gli interessati non potevano rispondere. Un fatto eclatante che non poteva sfuggire né ai vertici della Rai né ad altri organismi: si dice che l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni non possa intervenire ex ante, vediamo se valuteranno di fare qualcosa per il futuro e per sanzionare la Rai per questa evidentissima violazione del silenzio elettorale che solo la protervia, l’arroganza, l’impunità di alcuni all’interno di "tele faziosi" può essere negata. Altro che "tele Meloni", siamo alla televisione sempre occupata dai vassalli di Roberto Scarpinato, dalle vallette della sinistra, e lo chiamano servizio pubblico. Speriamo che prima o poi diventi un servizio pluralista e rispettoso delle regole, sono curioso di capire cosa ci dirà l’Agcom, altrimenti a questo punto io dichiaro che già a partire dalle elezioni dell’Umbria e dell’Emilia Romagna non rispetterò il silenzio elettorale, farò manifestazioni pubbliche il sabato 16 novembre e mi vengano a cercare e a contestare: quindi, venite tutti ai miei comizi a Bologna e a Perugia il 16 novembre, poi vediamo se mi fanno la multa».

 



Perché una trasmissione del servizio pubblico è usata, senza che nessuno intervenga, per violare il silenzio elettorale in Liguria, mentre sono ancora in corso le operazioni di voto per le elezioni Regionali?
«Io una volta dissi di dare la carota a Ranucci che era cattivo con alcuni e pudibondo con altri. Visto che sono un tifoso della Roma e ieri, giustamente, i tifosi romanisti hanno portato cassette di carote per i giocatori giallorossi - e questo lo dico con tristezza -, beh vedo che i consumatori di carote si moltiplicano, e dunque propongo di piantare molte carote o di chiedere una fornitura in prestito al simpatico Bugs Bunny, il noto coniglio divoratore di carote: ha molti concorrenti che meritano questo tipo di nutrimento, prepariamo carote per tutti quelli che fuggono davanti alla verità».

Cosa dovrebbero fare i vertici Rai e quelli dell’Agcom dopo quanto accaduto domenica sera?
«Direbbe Marzullo, si facciano una domanda e si diano una risposta. Se non è una violazione del silenzio elettorale, quello della Rai, io sono Babbo Natale».

 

 

Anche per quanto concerne l’inchiesta sul ministro della Cultura, Alessandro Giuli, dalla puntata di "Report" nessuna notizia...
«È "tele bufala" in linea con le tradizioni del programma e del suo autore. Sospetti di familiari? Risalgono all’era Melandri, al Partito democratico. Il resto il consueto nulla. In linea con il tizio. Nulla al cubo. Faziosità, maldicenza, stalinismo. Il solito loro palinsesto».

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