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Elezioni in Uzbekistan, anche Di Giuseppe (FdI) tra gli osservatori internazionali: “Affluenza notevole”

In Uzbekistan sono terminare le elezioni di 150 membri della Camera legislativa, 56 del Senato, i rappresentanti dei distretti regionali, della capitale Tashkent, di 208 consigli municipali e della regione autonoma del Karakalpakstan. Tra gli osservatori internazionali c’era l’onorevole Andrea Di Giuseppe di Fratelli d’Italia alla sua seconda missione dopo quella in Azerbaijan. Una trasferta per il deputato eletto nella circoscrizione nord e centro americana, voluta non solo per verificare il rispetto del voto ma anche utile per il suo lavoro sulla gestione delle elezioni italiane all'estero.

“I numeri di questa elezione – spiega il deputato – ci parlano di un’affluenza notevole. Quindici milioni di cittadini su 19 milioni sono andati a votare, in pratica il 70% degli aventi diritto, una partecipazione straordinaria, entusiasta: non avete idea dei giovani che ho visto in fila ai seggi. Gli anziani? Vanno a casa loro per farli votare, una cosa mai vista.” “Oltre all’afflusso – prosegue –  mi hanno interessato la sperimentazione del voto elettronico in alcuni seggi e il voto all’estero che ha coinvolto 40 paesi, due situazioni da seguire per capire come gli altri paesi si avvicinano all’urna digitale e gestiscono la delicata questione delle elezioni fuori confine”.

  

Di Giuseppe da tempo ha proposto di inserire il voto elettronico o voto in presenza nelle nostre unità diplomatiche per gli italiani all’estero in modo da evitare brogli. “Due anni fa, quando mi sono candidato alla Camera – spiega l’onorevole di Fratelli d’Italia – ho scoperto che nelle liste elettorali della mia circoscrizione c’erano migliaia di ultracentenari. In questi casi ti fai una domanda e inizi a investigare: il mio staff ha scoperto che molte persone erano morte da anni e qualcuno continuava a votare per loro. Per evitare brogli, è fondamentale abolire il voto per posta che, come sappiamo, si presta a una vergognosa compravendita, e a questo far seguire una scrupolosa ispezione delle liste elettorali, aggiornarle e verificare se qualcuno abbia, negli anni, riscosso la pensione per defunti che, ovviamente, non ne avevano diritto con conseguente danno erariale”. In chiusura, uno sguardo all’economia: “In qualità di presidente del Comitato Permanente sul Commercio Internazionale ho avuto alcuni colloqui per favorire l’apertura di nuovi mercati alle nostre aziende. Quello che mi ha colpito è stato interagire con persone giovanissime: in questa parte del mondo l’età media della popolazione è molto bassa, non ci sono inverni demografici rispetto a quanto accade in Europa”.