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M5s, così Conte taglia i 300mila euro di Grillo: "La comunicazione? Non c'è"

Va avanti per la sua strada Giuseppe Conte, non replica a Davide Casaleggio ("è un privato cittadino") e liquida definitivamente Beppe Grillo. "Io non rispondo niente (a grillo, ndr), abbiamo detto che stiamo facendo un processo costituente - dice il presidente M5s in un punto stampa a La Spezia - Quando parliamo di Movimento 5 stelle parliamo di quello, di tutte le tantissime proposte, ce ne sono molto importanti anche in materia di sanità". E ha ribadito che il famoso contratto da 300mila euro in favore di Grillo non sarà rinnovato, come annunciato nel libro di Bruno Vespa in uscita. "Il contratto è in essere sta venendo a scadenza. Scadenza che si sarebbero rinnovate... Però ho chiarito che è un contratto che prevede una prestazione, una remunerazione. Non per la sua funzione di garante, ma per la funzione comunicativa che a questo momento non c’è. E quindi fa venire meno le ragioni di questi esborsi monetari. Sono soldi degli iscritti che ovviamente io stesso avverto la necessità di amministrare con la massima cura", ha detto Conte.

 

  

Insomma, l'ex avvocato del popolo taglia i fondi al garante del movimento, con la motivazione che l'attività di comunicazione è cessata. E in collegamento con Casa Corriere rilancia: "In questo momento il Movimento è assorbito da questa vicenda ma è una vicenda assolutamente marginale rispetto al processo costituente". Perché l’accelerazione di queste ultime ore? "Sull’accelerazione, ripeto, è la logica di un contratto e gli esborsi monetari possono essere soltanto collegati a una prestazione". Il Movimento è spaccato tra grillini e contiani. Ma l'ex premier respinge il termine "parricidio" usato da media per descrive lo strappo: "È un termine giornalistico, che non ha molto senso", fa spallucce Conte, "è un’enfasi inutile".