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M5s, i 300mila euro a Grillo finiscono alla Corte dei conti: scatta l'esposto

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Giuseppe Conte "licenzia" Beppe Grillo e il centrodestra porta il famoso contratto da 300mila euro all'attenzione della Corte dei conti. "Qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile", ha risposto il presidente del Movimento 5 stelle alla domanda di Bruno Vespa sulla possibile fine del rapporto con il Garante nel nuovo libro del giornalista Rai "Hitler e Mussolini - L’idillio fatale che sconvolse il mondo (e il ruolo centrale dell’Italia nella nuova Europa)". Grillo "è responsabile di una controcomunicazione che fa venire meno le ragioni di una collaborazione contrattuale", afferma Conte che annuncia la sua decisione di non rinnovare il compenso di 300 mila euro al fondatore del Movimento 5 stelle. 

 

 

Secondo quanto si apprende,il contratto è in scadenza e non sarà rinnovato. Sull'intesa  in vigore, un esposto è stato oggig presentato alla Procura Regionale presso la Corte dei Conti Lazio dal presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri per verificare "se l’accordo sottoscritto dal Movimento 5 Stelle nel 2022 e la conseguente erogazione della citata somma al suo fondatore risulti in linea con il corretto impiego del denaro pubblico, accertando eventuali irregolarità nella gestione dello stesso, sotto il profilo del possibile danno erariale e della responsabilità amministrativa e contabile". Parliamo di una consulenza sulla comunicazione pari a 300 mila euro.  L’anticipazione del libro di Vespa, secondo Gasparri, "riporta all’attenzione il tema dell’uso del denaro pubblico". "Il presente esposto -spiega l’azzurro- porta all’attenzione della Corte dei Conti il tema dell’eventuale uso improprio del denaro pubblico, considerata la disciplina vigente sul finanziamento ai partiti e posto che in base alla giurisprudenza contabile costante, nell’accordo relativo a incarichi di consulenza l’oggetto della prestazione deve corrispondere ad obiettivi e progetti specifici e risultare, altresì, coerente con esigenze di funzionalità". Da qui la richiesta di "approfondire" presentata in Procura regionale. 

Intanto dallo staff di Grillo trapela che il contratto con il Movimento 5 Stelle è "in vigore" e non risulta alcuna comunicazione contraria. Mentre da fonti M5s appare chiara la volontà di Conte di non rinnovarlo. 

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