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Meloni, The Economist la loda: "Machiavelli sarebbe orgoglioso di lei"

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Per tenere traccia dei successi inanellati in questi due anni di governo Meloni, The Economist chiama in causa il teorico che più ha conosciuto nel profondo il potere. "Machiavelli sarebbe orgoglioso di Giorgia Meloni": questo è il titolo scelto dal settimanale di informazione inglese. Un riconoscimento al partito di centrodestra italiano inaspettato, se si tiene conto della sfida, rimasta nella storia, tra l'allora direttore Bill Emott e Silvio Berlusconi. La premier viene descritta come una "tightrope walker", una funambola, Il motivo? La capacità, di cui il suo operato è conferma, di andare incontro ai bisogni degli elettori. "Per il momento la realtà è che la Meloni gode di un indice di gradimento superiore al 40%, il doppio di quello del presidente Emmanuel Macron della Francia e del cancelliere Olaf Scholz della Germania. Non male per un primo ministro che si avvicina al punto di medio termine in cui la popolarità dei leader spesso crolla", si legge. 

 

 

 

Nell'articolo non manca un riferimento ai recenti fatti. Uno dei temi sviscerati è quello dello scontro con la magistratura, esploso con la decisione del Tribunale di Roma contro il trasferimento dei 12 migranti in Albania. "La Meloni ora rischia una lunga disputa con i tribunali come quella britannica sui piani del precedente governo conservatore di inviare migranti in Ruanda", scrivono i giornalisti inglesi. "Resta da vedere se la vicenda eroderà il suo sostegno", fanno notare. Tuttavia, la costanza con cui la premier si sta impegnando nel contrastare i traffici illegali di migranti, sembra essere apprezzata anche all'estero: "Ma ridurre il flusso di migranti attraverso il Mediterraneo è fondamentale per la missione della Meloni".

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