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Antimafia e Scarpinato, FI: "Grave pregiudizio, i documenti dimostrano il contrario"

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“Abbiamo assistito con grande meraviglia a una singolare esibizione in una parte di una trasmissione diffusa da Rai 3, nel corso della quale delicate vicende sono state descritte da un controverso protagonista in modo non completo e a tratti inesatto, con grave pregiudizio delle attività in corso nella commissione antimafia": con queste parole si sono espressi il Vicepresidente della Commissione Antimafia di Forza Italia, Mauro D’Attis, il Capogruppo in Commissione Antimafia di Forza Italia, Pietro Pittalis, e i membri della Commissione Antimafia di Forza Italia, Maurizio Gasparri, Pierantonio Zanettin, Giuseppe Castiglione e Chiara Tenerini. Il riferimento è all'intervento di Roberto Scarpinato nello studio del programma condotto da Massimo Giletti "Lo Stato delle Cose".

 

 

"Il sen. Scarpinato ha potuto, in solitudine, offrire una lettura di fatti antichi e più recenti, che non trova corrispondenza in quanto è avvenuto ed è documentato. I documenti che stiamo esaminando dimostrano il contrario di quanto è stato affermato. E atti pervenuti alla commissione antimafia e coperti da segreto non possono essere liquidati dall’interessato negandone i contenuti. Che vanno in tutt’altra direzione rispetto alla versione esposta in uno spot promozionale del tutto fuori luogo", hanno dichiarato. La questione "non può finire qui e impone anche alla Rai una rappresentazione veritiera dei fatti. Su Scarpinato grava il sospetto, per tacer al momento d’altro, di aver concordato domande e risposte con l’ex magistrato Natoli, prima di una audizione di quest’ultimo in commissione antimafia. Con la possibilità del tentato coinvolgimento di altri membri della commissione in questa ipotizzata manovra”, hanno aggiunto. 

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