caso mail
Anm: "Toghe politicizzate pericolo per la democrazia". Peccato che erano loro a parlare della Meloni
L'Associazione Nazionale Magistrati prende la parola sulle polemiche scatenate dallo scoop de Il Tempo che ha pubblicato la mail scritta dal sostituto procuratore della Cassazione Marco Patarnello ad alcuni colleghi. L'associazione mette in guardia sui pericoli derivanti dalle accuse di politicizzazione nei confronti dei magistrati. Peccato, però, che i primi a parlare di politica sono stati proprio i magistrati con l'attacco alla premier. È proprio la mail di Patarnello, infatti, che definisce la Meloni più pericolosa di Berlusconi.
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Ma vediamo cosa dice l'Associazione Nazionale Magistrati. «Le ricorrenti accuse di politicizzazione in danno di quei magistrati che assumono decisioni sgradite alla Politica offendono, prima ancora che i magistrati e la Magistratura, il Paese e il suo assetto democratico. L’auspicio è che si prenda tutti consapevolezza che primo interesse della collettività intera è la salvaguardia della credibilità delle sue Istituzioni». Così la Giunta esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati in una nota. «È sorprendente - prosegue la nota - che questa elementare evidenza democratica debba essere riaffermata per rispondere alle aspre e strumentali polemiche che si sono scatenate all’indomani delle ordinanze con cui la Sezione specializzata del Tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento di alcuni richiedenti asilo allocati nel centro sito in territorio albanese. I provvedimenti giudiziari possono certo essere criticati. I magistrati italiani non sono chiusi alla critica anche severa ma rispettosa del loro ruolo. Esprimono però fondata preoccupazione quando il dileggio prende luogo della critica e il dissenso dei più alti esponenti del Governo viene affidato ad accuse di pregiudizialità ideologica, di abnormità o di esondazione nella sfera riservata alla Politica, tutte manifestazioni di dichiarata insofferenza nei confronti di una funzione che risponde soltanto alla legge e in alcune materie, come l’immigrazione, prioritariamente al diritto sovranazionale ed europeo in particolare».