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Parlamento europeo, stangata per i Verdi: niente dibattito sulla sentenza sui migranti in Albania

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Il gruppo dei Verdi e dei liberali al Parlamento europeo ha chiesto un dibattito in plenaria a Strasburgo sulla sentenza con cui non è stato convalidato il trattenimento dei dodici migranti portati nel centro in Albania. La richiesta dei Verdi è stata bocciata con 319 contrari, 164 favorevoli e un astenuto; quella dei liberali con 288 contrari, 158 favorevoli e 34 astenuti. Un duro colpo per la sinistra.

 

 

«Venerdì scorso in un tribunale italiano è stata invalidata la detenzione di 16 richiedenti asilo inviati in Albania dal governo italiano. L’Italia è una democrazia con una magistratura e tribunali indipendenti che possono decidere liberamente sui casi esistenti, anche per fermare le azioni illegali del governo. Tuttavia, membri della coalizione di estrema destra al potere, compresi membri del governo, hanno attaccato questa magistratura indipendente e i giudici che hanno deciso in questo caso. Colleghi, non possiamo rimanere in silenzio sullo stato di diritto, inclusa la separazione dei poteri, è un fondamento chiave dell’Unione europea. Abbiamo aspettato troppo a lungo per parlare riguardo all’Ungheria. Non possiamo commettere di nuovo lo stesso errore», ha detto la co-presidente dei Verdi, la tedesca Terry Reintke.

 

 

«Innanzitutto c’è un errore nel titolo e nel significato del dibattito proposto dai Verdi. La sentenza della corte italiana citata dai colleghi riguarda un’altra cosa, non mette in discussione l’accordo Italia Albania. Un accordo internazionale, ovviamente, non può essere giudicato da un tribunale civile. Quindi la prossima volta, colleghi, raccogliete informazioni più precise o tornate a scuola. Per qualsiasi altra proposta di dibattiti, capisco che ci sia il desiderio di discutere su come affrontare l’immigrazione clandestina e illegale. Fortunatamente, è già previsto un dibattito per mercoledì mattina dove potremo confrontare i nostri punti di vista per quasi due ore. E ci potete scommettere che lo faremo», ha replicato il co-presidente dell’Ecr, l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini. A sposare la linea dell’Ecr anche il Ppe. Mentre i liberali avevano proposto un dibattito in seguito al vertice europeo di giovedì sui rimpatri.

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