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Mail delle toghe contro Meloni, interrogazione di Gasparri: "Atto eversivo"
La mail inviata dal magistrato Marco Patarnello a una mailing list dell'Anm in cui dichiara Giorgia Meloni "più pericolosa" di Silvio Berlusconi e chiama a raccolta le toghe, rivelata oggi da Il Tempo, finisce in Parlamento. Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri con una lunga nota ha annunciato un’interrogazione urgente in cui chiede "una immediata ispezione da parte del Ministero della Giustizia relativa al comportamento" dell'esponente "di Magistratura Democratica, Procuratore della Cassazione". "In uno scambio di mail Patarnello fa affermazioni politiche molto gravi, contestando il governo in carica e sintetizzando un programma, che secondo gli organi di stampa, rappresenta un vero e proprio ’manifesto dell’opposizione politica', che molti settori della magistratura hanno annunciato e che ha preso corpo anche, a mio avviso, nelle decisioni della giudice Silvia Albano, Presidente di Magistratura Democratica, che ha ordinato di riportare in Italia dodici immigrati trasferiti in Albania, con motivazioni che esondano dalle competenze della magistratura", argomenta il senatore azzurro.
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Il giudice Patarnello, nella mail che segue di qualche ora proprio la non convalida del trattenimento di migranti in Albania, "parla di un attacco alla giurisdizione che ’non è stato così forte neppure ai tempi di Berlusconi'. E fa una serie di considerazioni politiche, affermando che ’la Meloni non ha inchieste giudiziarie a suo carico e quindi non si muove per interessi personali, ma per visioni politiche e questo la rende molto più forte'. Quasi che si auspicasse, di fatto, che ci fosse qualche inchiesta che potesse condizionare le decisioni del Presidente del Consiglio", spiega Gasparri.
La mail di Patarnello "si sofferma poi su altre considerazioni, affermando che ’la magistratura è molto più divisa e debole' rispetto al passato, ammettendo che ’è isolata nella società'. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quantomeno dobbiamo provarci. Sull’isolamento sociale non abbiamo il controllo ma sul tema della compattezza interna possiamo averlo'", scrive il senatore che ripercorre i passaggi più significativi della comunicazione rivelata dal Tempo.
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Patarnello "in questa mail mandata agli altri esponenti di Magistratura Democratica esprime altre considerazioni politiche. Questo documento rappresenta un atto eversivo, sul quale il potere ispettivo del governo deve subito intervenire", attacca il senatore che chiede un intervento del capo dello Stato: "Mi rivolgo pubblicamente al Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, il Presidente della Repubblica Mattarella, per sapere se si può tollerare una condotta di questo tipo da parte di un esponente della Corte di Cassazione. Il CSM e il Presidente della Repubblica in primo luogo non possono ignorare questo atto inaudito della magistratura, che vuole sostituirsi, e questo atto lo dimostra, al potere esecutivo e al potere legislativo. Siamo davanti a un vero e proprio attentato ad organi costituzionali da parte di un magistrato. Non lo tollereremo, e credo che il Parlamento dovrebbe riunirsi con immediatezza per affrontare questo tema. Farò una formale richiesta in questo senso", conclude la nota di fuoco del senatore.