Open Arms "non era in avaria", Bongiorno smonta i teoremi della Ong
Il video girato dal sommergibile Venuti "parla chiaro": "Non c’era alcuna avaria, la barca coi migranti non era fuori controllo". Lo ha detto il legale di Matteo Salvini Giulia Bongiorno nel corso dell'arringa difensiva al processo Open Arms e nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. "L’imbarcazione aveva capacità di governo e c’era chi manovrava verso poppa. Non c’era poi nessuno squarcio: persino il consulente dell’accusa ha detto che quello che è stato fatto passare come un buco era solo una chiazza di colore diverso La barca era integra, non c’era alcun distress e i motori funzionavano", ha continuato l'avvocato. Per l'attuale vicepremier il pm ha chiesto sei anni di carcere, con l’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio per aver impedito nel 2019, quando era ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti a bordo di una nave dell’Ong spagnola a Lampedusa. L'avvocato ha chiesto l'assoluzione del leader della Lega "perché il fatto non sussiste".
A Palermo per il Capitano ma senza Vannacci (e c'è chi mormora)
"Si è detto di un motore in avaria sulla imbarcazione Open Arms. Alle 15.14 andava ancora a 8 nodi, la presunta avaria è smentita e la barca non era fuori controllo, basta guardare il video e questa barca ha una capacità di governo e propulsione perfetta. Si vede qualcuno che manovra verso poppa, è una persona esperta, e soprattutto ci sono delle diapositive che ci dimostrano che il barcone non era fuori controllo, ci sono immagini", ha ribadito Bongiorno. "Non c’era nulla di rotto. Si dirà, magari il ’motore non era rotto ma se c’era un buco'. C’era o no questo squarcio? Alla fine l’onestà intellettuale emerge. Persino il consulente dell’accusa ha detto che era una chiazza di colore diverso, non c’era uno squarcio o un buco, quindi l’imbarcazione era idonea a raggiungere quel tipo di obiettivo", ha aggiunto.