coincidenza?

Il giudice dei migranti in Albania? Lo stesso dello stop al Garante su Siri

Due fatti e un dato che, per carità, sarà solo frutto di una coincidenza... Parliamo dello stop del tribunale di Roma al trattenimento dei migranti nei centri allestiti dal governo in Albania e di un provvedimento di qualche tempo fa, quello relativo ad Armando Siri, già parlamentare e sottosegretario della Lega. Due documenti firmati dalla stessa mano,Luciana Sangiovanni,  presidente della Sezione Immigrazione del Tribunale di Roma.

 

  

È lei che ha stabilito che i trasferimenti dei migranti in Albania non s'hanno da fare. La motivazione: i due Paesi di provenienza dei migranti (Bangladesh ed Egitto) non sono sicuri e devono tornare liberi in Italia. Dopo la decisione del giudice, che non ha convalidato il provvedimento, i 12 cittadini stranieri, rientreranno domani dall’Albania, e sbarcheranno al porto di Bari. Il provvedimento, con cui veniva disposta la collocazione nel centro di permanenza, in attesa di rimpatrio, era stato disposto dalla questura tra il 16 e 17 ottobre ed il gruppo, alcuni dei quali richiedenti asilo, erano stati trasportati al Cpr dalla nave Libra della Marina Militare Italiana. I trattenimenti dei migranti arrivati al Cpr di Gjader in Albania "non sono stati convalidati in applicazione dei principi, vincolanti per i giudici nazionali e per la stessa Amministrazione, enunciati dalla recente pronuncia della CGUE del 4 ottobre 2024 a seguito del rinvio pregiudiziale proposto dal giudice della Repubblica" - scrive la presidente della Sezione Immigrazione del Tribunale di Roma. Il magistrato, aggiunge poi, nelle sei pagine con cui ha ’liberato' i 12 stranieri: "Il diniego della convalida dei trattenimenti nelle strutture e aree albanesi equiparate alle zone di frontiera o di transito italiane è dovuto all’impossibilità di riconoscere come ’paesi sicuri' gli Stati di provenienza delle persone trattenute, con la conseguenza dell’inapplicabilità della procedura di frontiera e, come previsto dal Protocollo, del trasferimento al di fuori del territorio albanese delle persone migranti, che hanno quindi diritto ad essere condotte in Italia".

 

Ebbene, Sangiovanni è lo stesso magistrato che il 25 settembre scorso ha bocciato la decisione del Garante della privacy, il quale aveva fermato la messa in onda da parte di un programma della Rai di alcuni documenti sensibili su Armando Siri, già parlamentare e sottosegretario della Lega. Provvedimento che è tornato d'attualità nelle ore in cui infuria la polemica sul cortocircuito tra politca e giustizia.