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Libano, Meloni: "Ritiro missione Unifil grave errore. Dovrei essere lì venerdì"

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Mentre Israele ha promesso vendetta dopo che un drone di Hezbollah è riuscito a eludere l'Iron Dome e colpire una base militare, sul fronte libanese rimane alta la tensione con l'Unifil. I ministri degli Esteri di Italia, Francia, Germania e Regno Unito hanno risposto con una nota congiunta attraverso cui hanno chiesto a Tel Aviv di "terminare immediatamente gli attacchi". "Il ritiro della missione Unifil, sulla base di una richiesta unilaterale sarebbe un grave errore", ha detto oggi la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle repliche alle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre, "chiediamo una piena applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza dell’Onu".

 

 

"Ho discusso personalmente domenica con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. Vogliono un ritiro della missione Unifil. Ritengo che un ritiro sulla base di una richiesta unilaterale sarebbe un grave errore. Penso che i nostri soldati saranno preziosi quando riusciremo a ottenere un cessate il fuoco", ha spiegato la premier, comunicando che dovrebbe "essere in Libano venerdì". "Non ho fatto mistero di essere preoccupata per la crisi mediorientale. Dobbiamo dedicare tutte le energie per evitare che sfugga di mano, consapevoli del fatto che l’equilibrio, che spesso non ci viene riconosciuto in questa Aula, è il nostro maggiore punto di forza. Bisogna mantenere aperto un dialogo con tutti, un dialogo franco, e non possiamo rispondere con l’istinto su materie che richiedono l’uso della ragione. Comprendo le ragioni di Israele ma questo non vuol dire che io sia d’accordo con tutte le scelte di Israele", ha ribadito con fermezza Meloni.

 

 

Non sarebbe un'ottima scelta quella di dare il segnale di non sostenere più Israele nella lotta al terrorismo di Hamas e di Hezbollah. "Dobbiamo fare attenzione ai rischi che correremo se dessimo il segnale di abbandonare e isolare Israele" perché "questa è la strategia a monte di Hamas e di chi ha ispirato gli attacchi terroristici. Dobbiamo essere prudenti, perché se il piano era isolare Israele per cancellare lo Stato ebraico dobbiamo distinguere tra il tema del governo e il tema del diritto a esistere dello Stato di Israele", ha aggiunto. 

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