Antimafia, "si astengano se incompatibili": la proposta dopo i casi De Raho e Scarpinato
Da una parte Federico Cafiero De Raho, dall'altra Roberto Scarpinato. La bufera sui Cinque Stelle in Antimafia ha provocato una reazione. Una modifica della legge istitutiva della Commissione parlamentare Antimafia che disciplini i casi di incompatibilità dei commissari relativamente ai filoni di indagine sui quali l’organismo parlamentare è al lavoro. A quanto apprende l’Adnkronos, è questa la proposta presentata dalla presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza di oggi.
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Una proposta di modifica che prevede l'astensione dei commissari sia dai lavori che dalla consultazione degli atti nel caso di indagini che li riguardano, che è volta a tutelare l’obiettività dell’indagine della stessa Commissione e che arriva dopo le polemiche sollevate da esponenti della maggioranza negli ultimi mesi per la partecipazione ai lavori del deputato M5S Federico Cafiero De Raho e del senatore M5s Roberto Scarpinato, rispettivamente nel filone di inchiesta sull’indagine di Perugia per presunti accessi abusivi alle banche dati e nell’approfondimento sulla strage di via D’Amelio. La bozza sarà aperta a eventuali integrazioni per arrivare al testo definitivo da porre all’attenzione del parlamento per l’approvazione.
"Ma se ci beccano sono guai": così Striano attaccava i magistrati
La maggioranza nelle scorse settimane si era scagliata contro la partecipazione ai lavori di De Raho, che all’epoca dei fatti finiti al centro dell’inchiesta perugina era procuratore nazionale antimafia, e di Scarpinato, ex magistrato, anche alla luce delle recenti polemiche per le conversazioni tra quest’ultimo e il collega Gioacchino Natoli al centro di un articolo de ’La verità’. Accuse sempre fermamente respinte dal gruppo pentastellato.