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Università, Bernini: solo l'1% ha risposto all'appello al pubblico per gli alloggi studenteschi

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 «Solo l’1% del settore pubblico» si è dimostrato disponibile a realizzare alloggi per gli studenti. Lo ha riferito Anna Maria Bernini, ministro per l’Università e la Ricerca, in Commissione Cultura alla Camera. L’avviso pubblico per gli studentati «è stato pubblicato l’avviso: dopo soli 7 mesi 10mila posti letto sono ammissibili a finanziamento». «La partecipazione dei privati è stata cruciale - ha ricordato Bernini, ma possono partecipare anche i soggetti pubblici».

«Spiace dover constatare che la risposta da parte del settore pubblico è stata pari a poco più dell’1%», ha evidenziato lanciando un «appello» affinché «partecipino al bando e ci aiutino a raggiungere il target di 60mila posti letto da realizzare entro il 2026». «All’appello atenei, Comuni e Regioni. Questo è housing sociale», ha rimarcato.

«Il target lo raggiunge la squadra Paese. Servono alloggi e case ai nostri studenti, non hotel a 5 stelle il governo c’è. Chiediamo al pubblico di essere con noi», ha sottolineato. «L’housing universitario - ha proseguito - è un tema anche etico e sociale, non competeva a noi costruire o gestire alloggi, lo facciamo per la prima volta in modo strutturato, è un tema che richiede competenze trasversali». «Il Mur ha girato per 3 mesi per sensibilizzare soggetti pubblici e privati, per rendere noto il bando e illustrare i vantaggi economici e sociali - ha concluso - Abbiamo nominato un commissario straordinario per l’housing universitario - ha affermato - Il target è di 60mila posti letto e siamo riusciti, interloquendo con l’Europa, ad aumentare i finanziamenti, arrivando a oltre 1 miliardo».

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