Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Roma, quartiere ebraico blindato. Meloni: "Sempre negli occhi il massacro di civili inermi"

  • a
  • a
  • a

Transenne, auto rimosse, check point e tutta l’area del quartiere ebraico di Roma blindata in occasione delle celebrazioni per commemorare le vittime del 7 ottobre. A un anno di distanza dall’attacco di Hamas a Israele, è iniziata la cerimonia all’interno del Tempio Maggiore a Roma, a cui partecipano anche diversi esponenti delle istituzioni locali e nazionali, a partire dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Dodici mesi fa, "il popolo israeliano ha vissuto una delle pagine più drammatiche della sua storia. Non dimentichiamo la disumana aggressione perpetrata un anno fa da Hamas. Abbiamo sempre negli occhi il massacro di migliaia di civili inermi, donne e bambini compresi, e il vilipendio dei loro corpi, mostrati al mondo senza alcuna pietà. Il nostro pensiero è rivolto costantemente agli ostaggi, strappati alle loro famiglie e ai loro cari, e che ancora oggi attendono di tornare a casa", ha dichiarato la premier.

 

 

Ricordare e condannare con forza ciò che è successo un anno fa "non è un mero rituale, ma il presupposto di ogni azione politica che dobbiamo condurre per riportare la pace in Medio Oriente, perché la reticenza che sempre più spesso si incontra nel farlo tradisce un antisemitismo latente e dilagante che deve preoccupare tutti. E le manifestazioni pubbliche di questi ultimi giorni lo hanno, purtroppo, confermato", ha scandito Meloni. In questa giornata, "ribadiamo il legittimo diritto di Israele a difendersi e a vivere in sicurezza nei propri confini, ma anche la necessità che questo sia esercitato nel rispetto del diritto internazionale umanitario. Non possiamo, infatti, restare insensibili davanti all’enorme tributo di vittime civili innocenti a Gaza, vittime due volte: prima del cinismo di Hamas, che le utilizza come scudi umani, e poi delle operazioni militari israeliane". 

 

 

Le conseguenze dell’attacco di Hamas "hanno scatenato un’escalation su base regionale che potrebbe avere esiti imprevedibili. È dovere di tutti riportare il dialogo, lavorando per arrivare ad una de-escalation. L’Italia, anche in qualità di Presidente di turno del G7, continuerà ad impegnarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio degli ostaggi israeliani e per la stabilizzazione del confine israelo-libanese, attraverso la piena applicazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite. Confermiamo il nostro sostegno a tutti gli sforzi di mediazione portati avanti, e il nostro impegno per lavorare ad una soluzione politica duratura, basata sulla prospettiva dei due Stati", ha aggiunto la premier. 

 

 

 

 

Dai blog