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Pontida, bagno di folla per Vannacci: "La cittadinanza non si regala"

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A Pontida è il giorno del premier ungherese Viktor Orban ma anche del generale Roberto Vavvacci: "A voi piace molto questa cosa della tessera, vedremo...",  ha detto l'eurodeputato nel corso della visita agli stand della tradizionale festa della Lega rispondendo a una domanda sulla sua possibile adesione al Carroccio. "Un mio partito? Quello lo ho già smentito...", risponde ai cronisti. La giornata di ieri era stata caratterizzata dallo striscione di un gruppo di giovani leghisti contro il leader di Forza Italia Antonio Tajani definito "scafista" per la proposta di ius scholae. «Tajani ha fatto una proposta e noi non siamo d’accordo, io non sono d’accordo. Io l’ho valutata attentamente e non sono d’accordo perché la cittadinanza non si vende, non si regala, non si svende, non si mette su un banchetto del mercato. La cittadinanza, eventualmente, la si guadagna", ha detto Vannacci. 

"E siccome non c’è neanche la reciprocità a livello internazionale, argomenta Vannacci - con tutte queste nazioni che vorrebbero la cittadinanza italiana, oltre a essere la doppia cittadinanza, perché tutto gli stranieri che nascono in Italia hanno la cittadinanza dello ius sanguinis, quindi, non hanno bisogno di un’altra cittadinanza. Per quale motivo dovrei dare la doppia cittadinanza? Cos’è che spinge? Oltretutto a questi signori sono garantiti tutti i diritti tranne uno. Per quale motivo si vuole dare la cittadinanza a queste persone? Le uniche nazioni che hanno lo ius soli sono quelle che hanno basato la loro esistenza sull’immigrazione ovvero Stati Uniti, Canada, Brasile e l’Argentina". Sugli insulti a Tajani, però, Vannacci chiosa: "La volgarità non è mai benvenuta". 

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