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Orlando, le cene e i fondi dei privati per finanziarlo. Ma se lo faceva Toti... erano guai
Dopo aver sbraitato contro l’ex governatore ligure Giovanni Toti per i suoi rapporti con alcuni soggetti privati a cui chiedeva, lecitamente, dei finanziamenti per la sua attività politica, ora anche il Pd scopre che le campagne elettorali costano. E per finanziarla è stata organizzata una cena a Roma per trovare fondi in zona Quirinale. Presenti 150 commensali, per senatori e deputati la quota era da 300 euro a testa, per gli altri offerta libera. Organizzatori dell’evento Giulio Calvisi, Marco Pacciotti e Claudio Mancini. Schlein non c’era, a fare le sue veci i capigruppo Chiara Braga e Francesco Boccia. Ma davanti al buffet con amatriciana, salame e porchetta sono passati anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’ex ministro della Difesa Roberta Pinotti e lo storico tesoriere dem Ugo Sposetti. Non poteva mancare anche Goffredo Bettini e gli ex di Art.1 Roberto Speranza, Nico Stumpo e Arturo Scotto.
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Edoardo Rixi, segretario della Lega in Liguria, ha voluto evidenziare il controsenso dell’evento dem. «La politica costa. Lo sa anche Andrea Orlando che, dopo aver criticato il sostegno economico dei privati ai candidati e le cene di finanziamento di Toti, ora organizza cene di finanziamento carbonare a Milano sperando che Genova non se ne accorga. Caro Andrea, capisco che devi cercare consenso in altre regioni, ma almeno abbi il buonsenso di dire che sei portatore sano di doppia morale: se lo fai tu sei perbene, se lo fanno gli altri alla luce del sole sono criminali. La politica deve essere libera, democratica e trasparente. Io incontro le persone a Genova e in Liguria camminando a testa alta, senza nascondermi.Chi sceglie di finanziarci lo fa perché sa che lavoriamo per la nostra terra e non per aggrapparci all'ennesima poltrona» ha concluso il deputato del Carroccio.
La cena romana non sarà l’unica, è già stata organizzata anche l’edizione milanese. Ad organizzarla potrebbe essere Roberto Rio, avvocato nominato da lui ovunque, Francesca Balzani, che si era candidata contro Sala, e l’ex sindaco di Savona Federico Berruti. «Alla cena di Milano ci sarà anche il segretario regionale Davide Natale che tanto ha detto e scritto contro Toti? Spero almeno che dichiarerete i nomi di chi parteciperà contribuendo alla campagna elettorale del Pd. Non vorrei che la vostra voglia di trasparenza si sia già esaurita al primo round elettorale», ha chiesto Rixi. Alle parole del deputato del Carroccio ha risposto il comitato elettorale di Orlando. «Non prenderemo soldi dalla sanità privata e da chi opera con concessioni pubbliche. Per questa ragione ci rivolgiamo ad eletti, compagni di partito e amici per una politica libera da condizionamenti». E ancora: «Ci auguriamo che il viceministro alle Infrastrutture e Trasporti Rixi, vigilante anche sulle concessioni dei porti liguri, faccia altrettanto, superando la prassi ampiamente diffusa nel centrodestra regionale di prendere soldi da chi ha forti interessi collegati alle scelte della Regione, come ci hanno raccontato le recenti inchieste giudiziarie concluse con i ben noti patteggiamenti. Noi raccogliamo finanziamenti in incontri che rendiamo pubblici, così come i contributi ricevuti. Da chi li prendono Rixi e Bucci e soprattutto da chi li hanno presi in questi anni?».