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M5S-Pd, la rottura è insanabile. Conte attacca Schlein: il sì a Renzi ha sfaldato il campo largo

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Tira un’aria bruttissima all’interno dell’opposizione. E non si vede alcuno spiraglio di pace in seno alla sinistra. Le ultime bordate sono quelle che rivolge il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervistato dal Corriere della Sera, alla leader del Partito democratico: “Elly Schlein ha di fatto restituito centralità politica a Matteo Renzi, che è un fattore divisivo e ha sempre voluto distruggere il M5S. E questo, senza neppure prendersi la briga di avvertirmi e avere un serio confronto politico con me e gli altri alleati. Così il campo giusto si sfalda e si indebolisce e lo affermo garantendo la nostra autentica vocazione unitaria e la nostra determinazione nell’obiettivo di dare al Paese un’alternativa realmente competitiva a Giorgia Meloni. Per la mia comunità è una ferita che rischia di allargarsi sempre più”.

 

 

“Non è solo la mia comunità, che non accetterebbe mai questo abbraccio mortale. Gli stessi elettori del Pd, alla Festa dell’Unità e quando mi fermano per strada, mi chiedono di tenere fuori Renzi per non inquinare il progetto politico che stiamo costruendo”, dicendo che “non possiamo farci abbindolare da una tigre di carta. Non solo è un grave errore politico che ci toglierebbe consenso, ma in caso di vittoria sarebbe una mina interna pronta a fare implodere il governo e a tenerlo costantemente sotto ricatto. Se questo diventerà lo schema di tutto il Pd, anche se persone come Goffredo Bettini ne avvertono tutti i pericoli, noi non ci saremo”. “Noi - insiste Conte - contrastiamo non solo il merito, ma anche il metodo di far politica di Renzi. È inaccettabile prendere soldi dal popolo italiano e da governi stranieri ed è altrettanto inaccettabile garantirsi posti nelle istituzioni italiane per fare affari in giro per il mondo”.

 

 

L’ex premier è un fiume in piena nel colloquio con il Corsera: “Come si può portare la gente a votare e sperare di vincere contro il sistema Toti imbarcando i renziani che, dopo essere stati in giunta con il candidato della destra Marco Bucci, adesso provano a rientrare dalla finestra nella nostra coalizione infilandosi nelle liste? Noi abbiamo generosamente e lealmente accettato di sostenere Andreea Orlando e abbiamo chiesto ‘fuori i renziani’ per rendere vincente il progetto. Ci batteremo per cambiare il sistema opaco che ha governato la Liguria attraverso scambi di favori illeciti tra politici e imprenditori, i quali adesso stanno tutti patteggiando”.

 

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