Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

I rosiconi di Elon Musk, il Pd perde la testa: "Drogato e...". E lui li denuncia

Aldo Torchiaro
  • a
  • a
  • a

La sinistra ha preso un altro abbaglio. Ha messo Elon Musk nel mirino sparando molto male le sue cartucce. Ora che Musk non nasconde la stima e la simpatia per Giorgia Meloni, diventa il cattivo. Il cattivissimo Musk. Ma non è sempre stato così. C’era una volta la sinistra a cui il miliardario sudafricano piaceva, eccome. Sarà che Musk aveva sempre tenuto, nel tempo, a rimanere politicamente imprendibile. Inclassificabile. «Libertario», aveva più volte dichiarato. Ed era andato a fare una intervista fumando una canna (di tabacco e hashish insieme). Alle elezioni del 2020 si era registrato come «indipendente» e al momento di dare un contributo ai candidati ne diede due: la stessa cifra a democratici e repubblicani. Aveva votato Biden, ha dichiarato. E lì tutti i progressisti si erano sciolti in applausi. Nel 2022, all’atto di acquisto di Twitter, si era definito «indipendente e centrista». La sinistra lo aveva indicato più volte a modello: quella volta che da X aveva espulso il rapper Kanye West, reo di aver postato l’immagine di una svastica, era diventato subito un loro eroe. Però adesso che il «flirt» con Giorgia Meloni è pubblico, ecco che torna ad essere pericoloso. E contro di lui si scatena l’odio della batteria contraerea del Nazareno. 

 

 

«Elon Musk? Io penso che Giorgia Meloni si scelga sempre gli alleati sbagliati, Musk sostiene apertamente Trump...», ha detto ieri Elly Schlein. Singolare reprimenda: Meloni sostiene da sempre la candidatura di Trump, con i repubblicani statunitensi gemellati con Ecr. Dunque Meloni, sostenendo Trump come questa volta fa Musk, testimonierebbe semmai una ferma coerenza. 

Anche Marco Furfaro, della segreteria nazionale del Pd, si lancia in una intemerata, scatenando il pandemonio in rete per la foto Meloni-Musk. «In quella foto un pedofilo e un drogato». A replicare per le rime e riportare Furfaro alla ragione ci pensa Andrea Stroppa, che cura i rapporti dell’imprenditore sudafricano in Italia: «Onorevole Furfaro e Schlein, sono la persona che segue Musk. Lei sta dicendo che X favorisce la pedopornografia e che l’imprenditore è un drogato? Le lascio qualche info prima che probabilmente potremmo vederci in altra sede. Nel secondo semestre 2021 Twitter vecchia gestione ha sospeso 600.000 account pedopornografici. Nella prima metà del 2024 X sotto gestione Musk ne ha sospesi quasi 2,8 milioni. Musk utilizza chetamina sotto stretto controllo medico, autorizzata dall’autorità FDA, è sottoposto regolarmente a test anti-droga richiesti dalla NASA e autorità americane essendo a capo della più importante azienda aerospaziale al mondo. Non ha fallito nessun test anti-droga. Cordialità». 

 

 

Un epic fail per Furfaro e un avviso a quanti se la prenderanno con Musk ancora di più ora che i gruppi dei Patrioti e sovranisti al Parlamento europeo lo hanno candidato al premio Sacharov. 

L’incontro tra la premier italiana Giorgia Meloni e Elon Musk intanto batte ogni record di visualizzazioni e interesse in rete: ha generato oltre 1,3 milioni di interazioni in 48 ore, attirando l’attenzione non solo del pubblico italiano ma anche di quello internazionale, dice una ricerca di SocialData. Il sentiment espresso dai navigatori è stato per lo più positivo, con oltre il 51% degli utenti che ha manifestato un atteggiamento favorevole. La portata è andata ben oltre i confini italiani: Il 13% delle menzioni proviene dagli Stati Uniti. Gli utenti hanno interagito in maniera importante con i post di Meloni: due le pubblicazioni su X della premier, che hanno ottenuto complessivamente circa 2,7 milioni di visualizzazioni e oltre 110mila interazioni. Con buona pace della sinistra, Musk non si lascerà trascinare in fondo alle polemiche ed è destinato a continuare a generare traffico e reazioni. La rete, anche quella più politica, si divide sempre di più tra leader e follower, dopotutto.
 

Dai blog