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Giuli, da Urbinati ai giovani comunisti: a sinistra non vogliono che si laurei

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Alessandro Giuli lunedì sosterrà l’ultimo esame universitario per conseguire la laurea in Filosofia. Ma a sinistra, si sa, tutto fa polemica. L'organizzazione giovanile comunista "Cambiare Rotta Roma" si è detta pronta a protestare e a prendere di petto la decisione del ministro della Cultura di portare a termine il suo ciclo di studi. Lo ha comunicato via social, con un post in cui ha fatto sapere di aver organizzato un raduno con l'obiettivo di "salutare" l'ex direttore del MAXXI "con i peggiori auguri per il suo ultimo esame". L'appuntamento è stato fissato per il giorno in cui il ministro concluderà il suo percorso, alle ore 9.00 e presso la facoltà di Filosofia dell'università di Roma La Sapienza. "Per una nuova cultura...bocciamo Giuli. Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato", si legge su Instagram. 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Un post condiviso da Cambiare Rotta Roma (@cambiarerotta_roma)

 

Alle nuove leve comuniste ha replicato Save Opera, l'associazione del maestro Alberto Veronesi. "Si viene a sapere che una fantomatica organizzazione di sinistra vorrebbe presentarsi alla Sapienza a Roma per contestare ultimo l’esame del neo Ministro Alessandro Giuli alla medesima università. Ebbene noi di Save Opera andremo a sostenere il neo Ministro, perché possa fare il suo legittimo esame in pace e tranquillità", si apprende. “Ci troviamo sempre di fronte allo stesso copione: c’è una organizzazione che dà del fascista a Giuli, Ministro di un governo democraticamente eletto dagli italiani, e questa fantomatica organizzazione ha poi il bello spirito democratico di impedire a un cittadino di confrontarsi di fronte a una commissione di esame. Basterebbe questo per far capire chi è il fascista in questa situazione", si legge. 

 

 

La sinistra grida al fascismo e alla mancanza di libertà, ma è la prima a tentare di mettere i bastoni tra le ruote a un ministro che vuole solamente completare il suo ciclo di studi. Una sinistra, commenta Veronesi, "che si proclama così antifascista, non indugia un solo istante ad allontanare quegli intellettuali scomodi che hanno osato criticare il sistema, ne so qualcosa io stesso, licenziato dopo trent’anni da un festival lirico perché ho osato dissentire. E ne sa qualcosa Sangiuliano, investito da uno tsunami mediatico guarda caso dopo aver toccato alcuni privilegi nel campo cinematografico”. A sollevare il polverone nelle ore precedenti è stata Nadia Urbinati, politologa ed editorialista di Domani, che su Facebook ha scritto: "Perché Giuli decide ora di prendersi una laurea?". 

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