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Open Arms, Matteo Salvini: "Processo politico, se condannato resto in carica"

«Rimarrò in carica qualunque sia la sentenza che mi auguro sia di assoluzione». Il vice premier Matteo Salvini in vista della sentenza del processo sulla vicenda Open arms non intende cedere  al pressing delle opposizioni perché «ritengo che sia un processo politico», ha ribadito. «Se così non fosse, se fosse di condanna in primo grado», ha continuato, il giorno dopo «sarei in ufficio a lavorare un po' più inca***ato ma sarei in ufficio».

 

  

Come detto, il procedimento per sequestro di persona e altri reati per aver ritardato lo sbarco della nave della Ong quando era a capo del Viminale è ritenuto da Salvini un pericoloso precedente. «Una eventuale condanna non sarebbe un problema per me o preoccupante per me, sarebbe un enorme problema per l’Italia, per lo Stato di diritto, per il contrasto all’immigrazione clandestina, a livello internazionale sarebbe un precedente pericoloso. Sono convinto che la giustizia si pronuncerà in maniera sensata e serena, rimarrò in carica qualunque sia la sentenza che mi auguro di assoluzione», ha affermato il vicepremier in un incontro con l’Associazione stampa estera.

 

«Ritengo che sia un processo politico, istruito dalle parti politiche della sinistra -ha proseguito il leader della Lega- e conto che un giudice indipendente arrivi a conseguenze che a me appaiono ovvie. Se non fosse così in primo grado, fortunatamente in Italia ci sono altri due gradi di giudizio».