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Nomine Rai, Gasparri conferma la posizione di FI: "Ci auguriamo che Agnes sia designata"

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Conto alla rovescia per le nomine Rai. I fari sono puntati sul voto del 26 alla Camera e al Senato, giorno in cui da calendario è prevista l’elezione dei quattro membri per il nuovo Cda. Il centrodestra punta al rinnovo dei vertici dell’azienda di viale Mazzini senza ulteriori slittamenti ed è pronto a cercare sponde per nominare un presidente di riferimento in Commissione vigilanza. Per la presidenza dell'azienda di viale Mazzini la coalizione punta su Simona Agnes, candidata di riferimento di Forza Italia. “La nostra posizione è sempre la stessa: ci auguriamo che Simona Agnes sia designata. Il presidente viene votato dopo in Vigilanza Rai, con i due terzi. Noi abbiamo aperto agli stati generali e alla riforma” della governance, “se non ci saranno i due terzi sul presidente, se non c’è un atteggiamento costruttivo, non si può pretendere di fare gli stati generali, la riforma...”. Così si è espresso il capogruppo di FI al Senato, Maurizio Gasparri, interpellato dai cronisti in Transatlantico alla Camera sul dossier legato alle nomine Rai.

 

 

“Noi abbiamo già fatto una proposta, una offerta costruttiva, in cambio della quale ci aspettiamo un atteggiamento civile verso una persona che non è di partito, certo a noi gradita – ha aggiunto –. E se viene rifiutata, andiamo avanti, tanto la Rai va in onda pure in questo momento”. “Se giovedì si vota? Dipende dal calendario, io spero e penso di sì, sarebbe auspicabile”, ha concluso quindi Gasparri, aggiungendo: “Il presidente anziano non ha nessun potere, quindi possono candidare Matusalemme, e starà lì senza nessun potere. Con la conseguenza che tutti gli atti di apertura chiesti e proposti, vengono rivalutati. Il clima diventa meno costruttivo”.

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