Pd spaccato sulla guerra in Ucraina. Tarquinio smaschera tutti: “Mal di pancia con Schlein”
Marco Tarquinio, europarlamentare del Partito democratico, è stato intervistato da Il Giornale per discutere dei suoi mal di pancia sulla gestione dei dem di Elly Schlein del tema della guerra. “Mi astengo per valorizzare i passi avanti che sta compiendo la segreteria Schlein sul no all’uso delle armi italiane sul territorio russo. Cioè il no al paragrafo 8 della risoluzione che abbiamo votato, quello che chiedeva agli stati di rimuovere il divieto. E poi il lavoro che è stato fatto dal Pd per introdurre per la prima volta nel testo della risoluzione la parola ‘pace’. Era una parola indicibile fino a poco tempo fa. Ora è scritta tre volte nella risoluzione approvata dal Parlamento. C’è una netta correzione della Schlein rispetto alla linea del vecchio Pd. Naturalmente la nuova linea della Schlein, più pacifista, sta provocando dei contraccolpi e delle reazioni. È logico che sia così. È chiaro che c’è un mal di pancia...”.
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“Non sono – spiega Tarquinio al quotidiano diretto da Alessandro Sallusti - un pacifista utopista. I veri pacifisti sono realisti. Sanno che la pace si ottiene solo attraverso percorsi di negoziati. E questo percorso deve essere favorito da potenze ‘buone’. Sono convinto che il compito dell’Europa sia questo, essere la potenza buona”. Poi un applauso a FI: “Ho apprezzato le posizioni di Forza Italia per una legge sulla cittadinanza più accogliente verso gli stranieri. C’è un milione di italiani che non hanno la cittadinanza, parlano italiano, pensano italiano, mangiano italiano, vivono italiano e non hanno il passaporto. Per un partito moderato è importante risolvere questo problema. Per me se un bambino nasce qui è già italiano”.
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