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Otto e mezzo, il mea culpa di Calenda e la fuga da Azione: "Perché vanno via"

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È fuga da Azione che nelle ultime 24 ore ha perso quattro parlamentari: Costa, Carfagna, Gelmini e Versace. Il leader del partito, Carlo Calenda, fa mea culpa nel corso della puntata di giovedì 19 settembre di Otto e mezzo, intervistato da Lilli Gruber. "Credo di aver sbagliato ad aprire le porte del partito a persone che in quel momento non avevano un partito che le candidava. Lo ho fatto perché in quel periodo sostenevano Draghi".

 

L'ex candidato sindaco di Roma racconta che "nelle ultime settimane è iniziato un balletto di retroscena. Non sono andate via a causa del campo largo ma perché ritengono che la nostra posizione centrale sia difficile da mantenere dopo le europee. Certo è che passano dall’opposizione alla maggioranza avendo votato per mezza legislatura contro i provvedimenti del governo e dicendone peste e corna", è l'amaro commento di Calenda. "Ogni volta che c’è una sconfitta elettorale c’è la leadership viene messa in discussione. Dopo le europee ho riunito tutta la direzione, che mi ha chiesto di restare. Abbiamo fatto errori ma il progetto politico non è finito: Azione va avanti" ha proseguito. 

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