“presa in giro”
Commissione Covid, è appena partita ma Pd e M5S già la boicottano. Chi vogliono salvare
Alla fine la commissione parlamentare d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria Covid ha preso il via. Presidente è il senatore di Fratelli d’Italia, Marco Lisei, il vicepresidente è il deputato sempre di FdI, Francesco Maria Salvatore Ciancitto, mentre il segretario è Stefano Benigni, di Forza Italia. Un insediamento, quello dell’organismo, contestato dalle opposizioni che in larga parte (Partito democratico, Alleanza verdi e sinistra, Azione, Autonomie) hanno disertato la prima riunione di ieri, a palazzo San Macuto. Presenti solo i rappresentanti di Movimento cinque stelle (con Giuseppe Conte, Stefano Patuanelli, Alfonso Colucci) e di Italia viva (con Raffaella Paita), che però non hanno partecipato alla votazione. Maggioranza che ha comunque lasciato liberi la seconda vicepresidenza ed il secondo segretariato affinché le minoranze possano eleggere chi vorranno.
«È una presa in giro per gli italiani, ma siccome noi del M5s abbiamo rispetto delle istituzioni e io non ho nulla da nascondere - ha osservato il presidente pentastellato, Giuseppe Conte, a margine dei lavori -, sono qui per dare comunque un contributo nell'interesse generale affinché cose del genere non succedano più, per non ritrovarci ancora una volta impreparati in un futuro che non ci auguriamo». Soddisfatte le forze politiche di centrodestra. «Credo non abbia precedenti l'assenza di rilevanti gruppi parlamentari alla partenza di un organo costituzionale, ma confidiamo che in seguito diano il loro apporto all'operare della commissione, della cui necessità sono più che mai convinto - ha osservato il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia, Lucio Malan -. L’emergenza Covid ha avuto un impatto oggettivamente senza precedenti sulla sanità, sulla vita degli italiani, sull’economia reale, sulle finanze pubbliche e sulle norme. Non ragionare sulle modalità con cui tutto questo è avvenuto, su come è stata affrontata l'emergenza, per fare tesoro sia di quanto è stato fatto bene, sia degli errori, per evitarli in un possibile futuro, sarebbe a mio avviso irragionevole e irresponsabile». Dal canto suo, il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti, ha augurato «buon lavoro a Lisei, Ciancitto e Benigni. Sono certo - ha aggiunto - che daranno un prezioso contributo per fare luce sulle tante zone d'ombra nella gestione della pandemia».
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Il vicepresidente della commissione bicamerale, Ciancitto, si è detto «profondamente onorato per la fiducia», segnalando come la sua nomina costituisca «non solo un’importante responsabilità, ma anche un’occasione per contribuire in modo significativo a fare chiarezza su una delle fasi più delicate della nostra storia recente». Infine, per il segretario Benigni l'obiettivo dell’organismo «è verificare se nel corso dell'emergenza pandemica siano stati commessi errori di gestione. Non è un tribunale politico, né vuole mistificare i fatti, o colpire le opposizioni con sentenze già scritte. Certo, posso capire la difficoltà di Pd e M5s, visto che sono stati Conte e Speranza a gestire l'emergenza, ma non vogliamo fare una caccia alle streghe».