Azione, l'emorragia non si ferma: Giusy Versace lascia il partito di Calenda
Dopo l’annuncio fatto da Enrico Costa e oggi da Mariastella Gelmini, anche Giusy Versace lascia Azione. «Due anni fa ho aderito ad Azione con entusiasmo per la costruzione di un centro più forte, moderato e liberale. Alle politiche ci siamo presentati con il progetto del Terzo Polo per costruire uno spazio centrista, indipendente e autonomo, ma nonostante il buon risultato raggiunto, il progetto ha iniziato a vacillare dopo soli sei mesi, lasciando ferite aperte e molti dei nostri elettori delusi. È stata dura motivare le persone e i territori, però ho comunque ritenuto doveroso continuare a lavorare per aggregare e fare squadra», spiega in una nota la stessa senatrice.
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Il comunicato con le motivazioni dell’addio continua così: «In questo ultimo anno ho accettato, mio malgrado, anche scelte da me non pienamente condivise che hanno portato il partito sempre più rapidamente verso il centrosinistra. Già prima dell’estate avevo manifestato a Carlo Calenda il mio disagio, nonché il mio disappunto rispetto all’ipotesi di aderire a un campo largo anche in Liguria. Nell’incontro avvenuto con lui oggi a Roma ho approfondito tutte queste ragioni, confermandogli la stima e l’affetto che nutro nei suoi confronti e la gratitudine per la fiducia riposta in me. Al contempo, però, devo prendere atto che le scelte politiche, benché legittime, portano il partito in una direzione che non è quella che auspicavo. Il campo largo – chiosa Versace - non può essere la mia casa; mi trovo quindi costretta, con grande dispiacere, a lasciare Azione e voglio ringraziare tutti coloro che in questi due anni hanno positivamente collaborato insieme a me».
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