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Open Arms, riunione della Lega. Salvini: "Tentativo di attaccare il governo"

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La richiesta di condanna a sei anni per il caso Open Arms, avanzata lo scorso sabato dai magistrati della procura di Palermo, ha portato all'immediata reazione di Matteo Salvini. È durato circa un’ora il consiglio federale della Lega. "Ringrazio il governo e i partiti di maggioranza per la grande e affettuosa solidarietà. Si tratta di un processo politico e di un tentativo della sinistra di attaccare il governo e il diritto alla difesa dei confini nazionali", ha detto il vicepremier aprendo il vertice. In mattinata Salvini aveva assicurato in un post: "Grazie a tutti per il sostegno. Arrendermi? Mai. Io non mollo". 

 

 

 

La riunione della Lega, iniziata dopo le 16, è durata circa un'ora e si è svolta in parte in presenza nella sala Bruno Salvadori della Camera, in parte via zoom. Salvini era presente a Roma. Seduta accanto a lui c'era la senatrice (e sua avvocata) Giulia Bongiorno. Le "iniziative della Lega per difendere la Democrazia, il voto popolare e la sicurezza dei cittadini messi a rischio da una sinistra anti-italiana che usa i Tribunali per le sue vendette politiche" l'obiettivo della giornata. Per rispondere ai cronisti che le chiedevano se ci sarà una "chiamata alle armi" della Lega attorno al segretario-imputato, Bongiorno ha dichiarato: "Armi non ce n'è. Non c'è nessuna voglia di acutizzare scontri con la magistratura. C'è assoluta e piena fiducia nei confronti della magistratura, ma nel contempo c'è consapevolezza che nell'ambito di questo processo ci sono alcune anomalie. Confidiamo in una conclusione favorevole".

 

 

Durante la riunione, poi, Salvini ha annunciato il prossimo raduno leghista di Pontida, in programma il 6 ottobre, "sarà una grande mobilitazione per il diritto alla sicurezza dei cittadini italiani, per la libertà di pensiero e di parola, per il rispetto della sovranità popolare e nazionale". Poi ha aggiunto: "Tutta Europa, compresa quella con i governi socialisti, sta presidiando i confini e aumentando controlli ed espulsioni".

 

 

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