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Michele Emiliano, nuova grana: spunta un secondo appalto all'azienda dei fratelli
Il Consiglio Regionale della Puglia ha firmato la delibera con cui, lo scorso 28 agosto, nell'ultimo scampolo di estate, è stato disposto il pagamento di circa 41mila euro in favore della Emiliano Srl, ditta che fa capo ai fratelli del presidente della Regione, Michele Emiliano. Stando a quanto si apprende ora, però, l'appalto per i mobili degli uffici all'azienda dei fratelli del presidente della Regione non è stato un caso isolato. Tutto il contrario: un secondo appalto, affidato alla stessa impresa, la Emiliano Arredi, è stato revocato dopo l'imbarazzo creato dalla rivelazione contenuta nell'articolo del Corriere della Sera.
Il secondo appalto risale al 26 agosto. Secondo quanto riporta la Gazzetta del Mezzogiorno, è stata disposta la fornitura di scaffalature per la biblioteca per un importo di 36 mila euro. Non è tutto. Gli atti non sono stati pubblicati dal Consiglio regionale come richiesto dalla legge. Il motivo? La decisione di revocare l'appalto a seguito della bufera scoppiata e dell'imbarazzo creato in casa Pd. L'azienda fa capo a Simonetta e Alessandro Emiliano. Quest'ultimo ricopre anche un ruolo politico, considerando che è vicepresidente di Con, il movimento fondato dal governatore.
Dopo il primo caso, Emiliano ha dichiarato di essere "all'oscuro" della vicenda. La "colpa" sarebbe dunque di una funzionaria regionale, Rosamaria Falcone, che su quella delibera ha messo la firma e che avrebbe confidato alle persone a lei vicine, secondo l'Adnkronos, di essere "dispiaciuta" e "affranta" per il polverone sollevato, ma anche "tranquilla e serena" perché tutto è stato fatto in regola: "Sono stata io a fare l'indagine di mercato e la richiesta di preventivo. Del resto, quell'azienda è leader nel settore. Ma non sapevo che quella società fosse dei fratelli del governatore... Io non sono neanche pugliese", si sarebbe giustificata.