il caso

Crosetto-Mantovano: "Fiducia nei servizi". E Gasparri avverte: fino in fondo sui dossier

Rita Cavallaro

Una speculazione della sinistra, per insinuare l’ombra di tensioni nel governo e di un’operazione di accerchiamento dei servizi segreti. Una goccia nel mare dell'inchiesta dossieraggio, utilizzata ormai da giorni per alimentare i dubbi su quello stesso centrodestra che è vittima delle spiate di Striano & Co. Ma tanto è bastato per spingere, ieri, il sottosegretario Alfredo Mantovano, l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica, a intervenire con una nota, per sottolineare come il contribuito dell'Aise, il servizio di sicurezza esterna, «è frutto di competenze elevate e di lealtà verso le Istituzioni». Lo stesso comparto di 007 oggetto delle perplessità del ministro della Difesa Guido Crosetto, che nei mesi scorsi aveva confessato al procuratore Raffaele Cantone, titolare dell'inchiesta sul dossieraggio all'Antimafia, di avere rapporti «non particolarmente buoni con l'Aise», cui ha contestato «in più di un'occasione mancate informazioni che avrebbero potuto anche creare problemi alla sicurezza nazionale».

Esternazioni che il titolare della Difesa, oggetto delle intrusioni illecite del finanziere Pasquale Striano che avrebbe passato poi le Sos con i compensi di Crosetto ai giornalisti di Domani, nonché colui che con la sua denuncia ha scoperchiato il vaso di Pandora, avrebbe fatto sulla scia di quel filone che potrebbe portare all'individuazione di mandanti e complici del presunto dossieraggio. Non è un caso che Crosetto, proprio in merito agli articoli con le informazioni riservate, abbia detto a Cantone: «Il livello di informazioni in questo caso è molto approfondito e mi fa pensare che qualcuno abbia potuto intercettare i miei colloqui e comunque svolgere accertamenti particolarmente invasivi. Non sarei portato a ritenere che queste attività possano pervenire dai servizi nazionali ma non mi sentirei di escludere che anche da parte di paesi stranieri possa essere stata effettuata una attività di ricerca di informazioni».

  

Invece le parole di Crosetto vengono usate per delineare una frattura tra le Istituzioni chiave del Paese. Da qui la mossa del sottosegretario Mantovano, che ha anche sottolineato come «la stima nei confronti dell'Aise e del suo direttore è anche per la piena collaborazione fin qui realizzata fra l'intelligence e il ministero della Difesa, guidato da Crosetto». Lo stesso Crosetto ha fatto immediatamente sapere che la dichiarazioni di Mantovano, in cui conferma la fiducia negli 007, «è stata pienamente concordata tra di noi, al fine di smentire la pericolosa ricostruzione del Fatto». Del caso, ora, se ne occuperà anche il Copasir, che è pronto a calendarizzare una serie di audizioni su caso Crosetto-Aise.