Boccia è arrivata a Chigi quando c'era Conte. Le foto e i post con i "giallo-rossi"
Maria Rosaria Boccia pare essersi ritirata in un eremo a meditare, almeno a giudicare dall'ultima story su Instagram corredata dal video di un verde panorama collinare con in sottofondo la canzone Un attimo di pace di Eros Ramazzotti. Intanto, però, certa stampa continua a sottolineare i suoi rapporti con i partiti di maggioranza e in particolare Fratelli d'Italia, come il recente servizio di Piazza Pulita che riesuma solo parzialmente i suoi trascorsi alla Camera dei Deputati (dalla quale ha ricevuto un daspo qualche giorno fa). Già, perché Boccia entrò in prima battuta alla Camera come organizzatrice di convegni con vari esponenti di maggioranza nei governi Conte II e Draghi. Ovvero, come già segnalato da IlTempo, gli onorevoli Federico Conte di Liberi e Uguali, Nicola Acunzo all'epoca nelle file del M5s, e soprattutto Andrea Costa (Noi con l'Italia) allora sottosegretario alla Sanità, tanto che in un post del 10 luglio 2022, la nostra ringraziava finanche il ministro Roberto Speranza (Pd) per aver accolto un suo progetto.
Caso Boccia, il dato che gela la sinistra. Mieli: dove si spostano i voti
Pure Il Tempo ha scovato un altro interessante reperto nel passato dell'imprenditrice campana, risalente a venerdì 28 febbraio 2020. In quella data, pubblicò su Instagram una foto scattata nientemeno che all'interno di Palazzo Chigi, allora occupato dal governo Pd-M5s presieduto da Giuseppe Conte. Nello scatto si vede il badge di visitatore e la didascalia «Tu provaci... non si sa mai», con tanto di faccina entusiasta e di vari hashtag che alludono a un progetto di lavoro andato a buon fine. Se la foto si rivelasse veritiera – e non uno dei fotomontaggi cui ci ha abituati Boccia– significherebbe che quest'ultima, quattro anni fa «scorrazzava» (per usare il termine di Marco Travaglio) anche nella sede del Governo, e per giunta in una giornata piuttosto peculiare per l'Italia.
Rispunta Pascale: "La politica? Ho rinunciato", ma spara a zero su Meloni
Già, perché in quel periodo stavano aumentando esponenzialmente i casi di Covid (in quella data erano 888, il 37% in più del giorno precedente), e proprio quel 28 febbraio vi era stata una conferenza stampa della Protezione Civile nonché, in serata, un consiglio dei ministri. Una decina di giorni dopo, del resto, saremmo entrati in lockdown. Se lo scatto fosse falso, perché Maria Rosaria Boccia avrebbe dovuto fingersi a Palazzo Chigi? E, peggio ancora, se lo scatto fosse veritiero, come mai si trovava nella sede del Governo in ore così convulse? Sarebbe lecito avere risposte in merito.