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Zingaretti e il giallo del conto in palestra. “Debiti? Abbiamo saldato tutto”

Edoardo Sirignano
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Avere un bel fisico a rate. L’ultima di Zinga. A far discutere nei salotti romani, è una voce per cui il neo eletto europarlamentare avrebbe usufruito di una delle migliori palestre della capitale, con tanto di personal trainer, mediante un conto aperto, ovvero prima ottengo i risultati e poi pago. Il centro sportivo coinvolto sarebbe l’ex Roman Sport Center, conosciuto per essere punto di ritrovo di vip e politici. Stiamo parlando della storica struttura sita al Galoppatoio di Villa Borghese, che, dopo essere stata chiusa per alcuni anni, è tornata a essere presa d’assalto sia dai giovani in cerca dell’addome perfetto che dagli abituali clienti famosi, come appunto l’ex governatore della Regione Lazio. Secondo voci di corridoio, Zingaretti avrebbe chiesto un «piano personalizzato» per rimettersi in forma e togliere quel pizzico di pancetta, che è sempre brutto da vedere nell’inquadratura delle telecamere, soprattutto se vieni eletto in Europa.

 

 

Ecco perché il dirigente dem avrebbe usufruito di un pacchetto di quelli ad personam, con appunto un professionista del settore, che ti segue negli allenamenti settimanali. La preparazione, a detta dello stesso interessato, si sarebbe svolta nel migliore nei modi, con tanto di obiettivi prefissanti raggiunti. Il problema, però, è che, a quanto si vocifera tra un attrezzo e l’altro, il sempre sorridente Nicola, come lo chiama chi lo vede da anni in quelle sale, non avrebbe saldato il conto. C’è chi parla di un debito abbastanza rilevante. La voce, dunque, va oltre i tapis roulant e diventa, all’ordine del giorno, tra i curiosoni della movida capitolina, soprattutto quella politica.

 

 

Un’indiscrezione, però, che certamente non fa piacere a chi ha un ruolo a livello continentale. Ragione per cui abbiamo chiesto maggiori delucidazioni a chi lo conosce e lo frequenta tutti i giorni, ovvero il suo staff. Secondo il portavoce Mirko Emili, raggiunto al telefono da «Il Tempo» si tratterebbe di «pacchetti periodici e saldati su richiesta. Ovviamente è stato pagato tutto, come sempre e da sempre. Sono anni che Zingaretti va nella stessa palestra». Confidiamo nelle parole del fidato collaboratore, ma più di qualche malalingua, intanto, continua a spifferare: «Non è che Zinga voleva farsi il fisico per fare il macho davanti ai colleghi socialisti, spendendo il minimo, forse meno».

 

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