l’inchiesta

Sangiuliano, pronto un dossier. “Elencheremo i fatti. Reati? Parola ai pm”

Augusto Parboni

La battaglia giudiziaria è solo all’inizio tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e l’influencer Maria Rosaria Boccia. Entrambi stanno valutando strategie difensive e di «attacco», tutti e due sostengono di avere «carte» e «documenti informatici» che possono provare le rispettive «buone condotte». Una lunga lista di incartamenti che la manager e l’ex direttore del Tg2 Rai stanno depositando nelle mani degli inquirenti, che tra procura di Roma e Tribunale dei ministri si stanno trasmettendo. La difesa dell’ex capo del dicastero della Cultura, dopo aver annunciato una querela ipotizzando una serie di reati, tra cui la tentata estorsione, nei confronti di Maria Rosaria Boccia, ha deciso di raccogliere una sorta di dossier su tutta la vicenda che ha portato alle dimissioni di Sangiuliano, lasciando così nelle mani della procura romana l’attività di indagine che poi coinfluirà nelle mani dei giudici del Tribunale dei ministri.

 

  

 

Quest’ultimi, una volta ricevuta la documentazione dal palazzo di Giustizia della Capitale, potrebbero anche ascoltare la manager Boccia. Non solo. Gli inquirenti di Roma, coordinati dal procuratore capo Francesco Lo Voi, potrebbero suggerire al Tribunale dei ministri di indagare sull’utilizzo delle auto blu, sui viaggi in Liguria e in Puglia, indagini legate al reato di peculato contestato a Gennaro Sangiuliano. Ma non finisce qui.

 

 

Gli stessi magistrati di piazzale Clodio, nella documentazione che sarà esaminata dal Tribunale dei ministri, potrebbero chiedergli di effettuare una serie di accertamenti anche su ciò che l’ex direttore del Tg2 Rai possa aver rivelato alla manager Boccia. Accertamenti che rientrerebbero nell’ipotesi di reato di peculato e rivelazione e diffusione del segreto d’ufficio. Parallelamente, però, va avanti la difesa di Sangiuliano, che ha preparato un voluminoso incartamento che la procura di Roma dovrà esaminare nelle prossime ore. Nelle carte sarebbe stata ricostruita tutta la cronistoria della vicenda che ha poi portato alle dimissioni dell’ex ministro, comprese le conversazioni tra i due. «Ho visionato le chat dell’ex ministro e sono sereno, non ho alcun timore di quello che può dire questa signora», ha affermato l’avvocato di Sangiuliano, il penalista Silverio Sica.