Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Caso Boccia, “torno in Rai”. Sangiuliano svela i piani per il futuro e annuncia la querela

  • a
  • a
  • a

Gennaro Sangiuliano ha rassegnato ieri le dimissioni dall’incarico di ministro della Cultura, venendo sostituito da Alessandro Giuli. Il giornalista si è poi sfogato in un’intervista al Messaggero, parlando delle conseguenze del caso Boccia: “Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l'avvocato di me stesso. Lo sa che sono laureato in giurisprudenza e ho il dottorato in diritto? So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto”.

 

 

“Ora - va avanti l’ex ministro - ho il bisogno di disintossicarmi un po', poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie. Voglio recuperare anche i miei sentimenti - sottolinea -, stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè. La Corte dei Conti vuole indagare? Ben venga, è tutto nel mio interesse dimostrare l'impeccabilità di comportamento". 

 

 

Sangiuliano ribadisce che la premier "Giorgia Meloni è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta". "Questa - prosegue - è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e troppo ingiusto il tiro al piccione”. Infine, alla domanda se tornerà in Rai risponde così: "Certo che ci tornerò. Come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell'azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo. Cercherò di avere un posto laterale. C'è troppo accanimento nel mondo del potere”.

 

Dai blog