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Forza Italia, sullo ius scholae Tajani non arretra e prepara una proposta di legge

Pietro De Leo
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Forza Italia mantiene le sue intenzioni sulla riforma dell’attribuzione della cittadinanza attraverso l’introduzione del principio dello «ius scholae». E si appresta a compiere un percorso che guarda alla materia in un’ottica complessiva. È quanto ha affermato ieri il Ministro degli Esteri Antonio Tajani, Segretario Nazionale degli Azzurri, interpellato in proposito a margine del forum di Cernobbio. «Non ci sarà nessun passo indietro - ha spiegato - il tema della cittadinanza va affrontato nel suo complesso». Quanto alla diversa posizione di Lega e Fratelli d’Italia in proposito (scaturite durante l’estate in attacchi da parte di alcuni esponenti del partito di Matteo Salvini), Tajani spiega: «Riteniamo sia giusto dire la nostra, poi valuteremo con i nostri alleati se sono d’accordo o meno». Dunque, il percorso che il numero uno azzurro delinea è questo: «Ho dato mandato ai gruppi di Forza Italia per fare uno studio sulla cittadinanza. Presenteremo una proposta di legge complessiva». Tajani poi ha aggiunto: «Noi abbiamo le nostre idee e i nostri valori», ricordando che nel programma del centrodestra è fissato «l’impegno per l’integrazione economica e sociale dei migranti regolari». Dunque ha ribadito la posizione espressa nelle scorse settimane: «Io ritengo che attribuire la cittadinanza dopo dieci anni di scuola sia un buono modo per integrare figli di persone immigrate regolari o persone rifugiate come ucraini. Penso sia un modo è serio per integrare e verificare se queste persone hanno la convinzione di essere italiani».

 

 

Il meccanismo attorno cui Forza Italia vorrebbe costruire la sua proposta porterà a una soluzione «ancora più severa dell’attuale norma che è legata solo agli anni di presenza». Sullo ius sanguinis «ci sono persone in alcune parti del mondo che cercano di ottenere la cittadinanza italiana ingolfando tanti piccoli comuni con le loro richieste, che non hanno intenzione di essere italiani ma vogliono soltanto il passaporto comunicativo per viaggiare negli Stati Uniti o altrove». Il Segretario di Forza Italia, inoltre, affronta un altro aspetto emerso nel dibattito delle scorse settimane, soprattutto nel botta e risposta con la Lega, riguardante la posizione che aveva in merito Silvio Berlusconi. Il fondatore di Forza Italia, ha illustrato Tajani, «ha sempre detto che era a favore dello ius scholae ed era contrario alla proposta di concerne la cittadinanza soltanto dopo cinque anni di scuola, che non è sufficiente. Siamo contrari allo ius soli e anche alla concessione della cittadinanza dopo cinque anni». Il principio proposto da Forza Italia «è un modo per integrare in maniera seria: l’obbligo di completare il ciclo di studi con successo».

 

 

In ogni caso, le intenzioni sulla cittadinanza non spostano l’ordine delle priorità: «Prima si lavora sulla manovra economica, per fortuna l’economia del nostro Paese va nella giusta direzione». Ancora sulla questione cittadinanza, salutando in un intervento dal palco della kermesse dei giovani di Forza Italia a Bellaria, ha escluso che la proposta di Forza Italia possa sancire una sorta di «segnale di fumo» per la sinistra: «Figuratevi se posso strizzare l’occhio a Elly Schlein o Ilaria Salis. Ho passato la mia vita a fare l’esatto contrario». E ha assicurato: «Da quando avevo 12 anni sto sempre dalla stessa parte, alternativo alla sinistra. Ma non possiamo concedere alla sinistra di occupare al posto nostro uno spazio politico. La partita si vince sempre al centro».

 

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