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Sangiuliano, quando il Pd taceva sulla nomina della compagna di Emiliano

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Gennaro Sangiuliano ha ammesso ai microfoni del Tg1 di aver avuto una relazione con Maria Rosaria Boccia, ma ha tenuto il punto e confermato di non averla mai nominata consulente del ministero della Cultura da lui guidato. La polemica va avanti da giorni e dalla sinistra, Pd in testa, si sprecano le richieste di dimissioni. Ma i dem hanno la memoria corta e dimenticano di quando tacevano in merito alla vicenda relativa alla nomina di Elena Laterza da parte di Michele Emiliano. Nel 2015 il governatore pugliese nominò, come sua addetta stampa, la giornalista, che era però anche sua compagna di vita.

 

 

In quell’occasione il governatore - prima segretario regionale del Pd e poi eletto – tentò di difendersi con un post sul proprio profilo Facebook: “La scelta dell’addetto stampa corrisponde alla conferma di una giornalista professionista che ricopre quel ruolo nel mio staff dal 2004, oltre undici anni. La scelta è conforme alle regole di legge che sono state rispettate, è fondata su un curriculum ineccepibile, è trasparente visto che me ne sono assunto pubblicamente la responsabilità e la qualità della sua attività giornalistica è riscontrabile da chiunque. Dal punto di vista dell’opportunità escludo che un’amicizia protratta nel tempo, la comune militanza politica, la stima e la fiducia reciproca siano più o meno opportune di altri sentimenti umani non caratterizzati da vincoli giuridico-patrimoniali. La mia scelta – spiegava Emiliano - non è dunque motivata da ragioni private, bensì esclusivamente professionali come è avvenuto nel 2004 e nel 2009. I sentimenti nascono e muoiono in modo imprevedibile e inaspettato e non dovrebbero essere utilizzati nella polemica politica. È infatti la legge che stabilisce i confini dell’opportuno e dell’inopportuno, soprattutto con riferimento a nomine fiduciarie di componenti dello staff". “Il mio lavoro è sotto gli occhi di tutti ormai da undici anni. Non intendo buttare a mare la mia vita professionale”, la reazione di Laterza. Nessuno, in casa dem, ebbe nulla a che dire su Emiliano che “piazzò” la propria compagna in un ruolo pubblico. E ora il Pd ha sollevato un polverone sulla vicenda Sangiuliano-Boccia.

 

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