La strigliata di Meloni ai suoi (senza citare Sangiuliano): "Evitare errori"
Giorgia Meloni rivendica i risultati ottenuti fino ad oggi e indica la linea per il futuro di fronte all’esecutivo di Fratelli d’Italia alla Camera. Sullo sfondo c’è il caso che riguarda il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che proprio il giorno prima si è recato a Palazzo Chigi per ribadire alla premier che «neanche un euro del ministero è stato speso» per Maria Rosaria Boccia, la consulente "fantasma" che ogni giorno pubblica sui suoi profili social mail e foto per provare la sua presunta attività al ministero interrotta poi ad agosto.
La presidente del Consiglio non cita mai questo caso, ma le sue parole non paiono buttate lì a caso. Prima parte dai risultati ottenuti: «Tutto il centrodestra è cresciuto, e questo ha reso il nostro governo il più solido e stabile d’Europa e del G7. Questo è un fatto molto importante e significativo, e ha spaventato sul serio chi non accetta che il centrodestra sia al governo e che stiamo cambiando le cose».
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Poi, però, Meloni aggiunge: «Da questo deriva anche una grandissima responsabilità. Dobbiamo anche essere consapevoli che non ci viene perdonato nulla e che nulla ci verrà perdonato. Quando i nostri avversari non hanno trovato nulla per attaccare, hanno dovuto inventarsi di sana piana notizie false per farlo. E quando qualcuno ha compiuto un passo falso, hanno utilizzato ogni strumento a disposizione per colpirci. Siamo sempre stati i giudici più implacabili di noi stessi, e dobbiamo continuare ad esserlo, perché l’occasione storica che ci hanno dato i cittadini non merita di essere sprecata per un errore, una distrazione o una sbavatura. Non possiamo permetterci di prestare il fianco».
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Sono proprio queste ultime parole che saltano all’occhio. La premier lancia un monito a tutti: basta «errori» o «distrazioni», perché la posta in gioco è troppo alta. E la posta in gioco è l’occasione di continuare a riformare il Paese e a rafforzarlo in ambito internazionale ed europeo.