Moussa Sangare, Salvini è furibondo: “Non è un matto. Merita il carcere a vita”
Moussa Sangare, il 31enne fermato per l’omicidio di Sharon Verzeni, verrà interrogato in carcere a Bergamo lunedì alle 9 di mattina. Il pm Emanuele Marchisio e la procuratrice facente funzioni Maria Cristina Rota hanno chiesto oggi al gip la convalida del fermo di Sangare, accusato di omicidio con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi.
"L'ho vista e l'ho uccisa". Sharon Verzeni, la confessione del killer
«Perché, perché, perché?» È quanto avrebbe detto Sharon al suo assassino mentre veniva accoltellata a morte in via Castegnate a Terno d’Isola. A riferire le parole della vittima agli inquirenti è stato lo stesso Sangare, mentre confessava l’omicidio durante l’interrogatorio nella caserma del comando provinciale dei carabinieri di Bergamo. Prima di colpire Verzeni con una coltellata al petto, a cui ne sono seguite tre alla schiena, Sangare - sempre a quanto lui ha riferito - si sarebbe preventivamente scusato con la 33enne, come ad avvertirla delle coltellate che stava per infliggerle.
Sharon, il killer confessa. È già scontro: premeditazione o raptus, che succede adesso
Le notizie emerse in giornata hanno fatto sbottare il vice-premier e leader della Lega Matteo Salvini: «Non fatelo passare per ’matto’, questo è solo un crudele assassino che merita il carcere a vita».