Sharon Verzeni, Salvini sbotta sul caso dopo il fermo: “Pena esemplare, niente sconti”
Si chiama Moussa Sangare, italiano di origini marocchine nato nel 1994, il 31enne fermato per essere il presunto autore dell’omicidio di Sharon Verzeni, avvenuto la notte tra il 29 e il 30 luglio a Terno d’Isola, nella Bergamasca. L’aggressione sarebbe avvenuta senza un apparente motivo. Dopo che è emersa la notizia del fermo è arrivato il commento del vice premier e leader della Lega Matteo Salvini su Facebook: “Fermato Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, sospettato di aver assassinato la povera Sharon. Spero venga fatta chiarezza il prima possibile e, in caso di colpevolezza, pena esemplare, senza sconti. Complimenti ai Carabinieri!”.
"L'ho vista e l'ho uccisa senza motivo". La confessione del killer di Sharon
Dopo le parole sui social del numero uno del ministero delle Infrastrutture è arrivata la replica di Luana Zanella, capogruppo di AVS alla Camera: “Ovviamente Matteo Salvini ha già sentenziato la colpevolezza di Moussa Sangare, chiedendo pena esemplare, cioè potenziata? Ciò che è orribile nel suo post è il tentativo di accreditare una origine etnica del femminicidio. Questo è inaccettabile perché nega totalmente e colpevolmente la trasversalità di un fenomeno che non riguarda classi sociali, colore della pelle, confini statali e che la maggior parte delle volte nasce dentro i nuclei familiari. Troppo spesso il maschio killer è marito, compagno, partner”.
“Gravi indizi di colpevolezza”. Colpo di scena, trovato l'assassino di Sharon?