l'europarlamentare

Monfalcone, Cisint rivendica: "In sette anni da realtà degradata a modello"

Christian Campigli

"L'Italia che vuole uscire da condizionamenti ideologici guarda con fiducia al modello Monfalcone, per dare valore al lavoro e pretendere che chi vive da noi rispetti le nostre regole di convivenza". L'europarlamentare della Lega, e, per sette anni, sindaco della cittadina friulana, Anna Maria Cisint ripercorre le tappe del suo mandato. E rimanda al mittente le costanti critiche della sinistra. "Monfalcone oggi è sicuramente un caso nazionale, paradigma di un'Italia del lavoro e dell'innovazione che guarda al futuro, ma dove restano le contraddizioni di modelli produttivi di sfruttamento ottocenteschi. Luogo di una delle presenze migratorie regolari più alte del nostro Paese, che deve fare i conti con il rifiuto a ogni disponibilità all’integrazione dell'integralismo islamico. Monfalcone è diventato un esempio per l’Italia perché ha deciso di gestire e governare senza gli infingimenti del politicamente corretto la necessità di cambiare il paradigma dei modelli sociali e produttivi che hanno alterato il convivere di tutte le nostre città".

 

  

 

L'esponente del Carroccio ripercorre il recente passato. "All’inizio degli anni duemila Fincantieri ha progressivamente dismesso l’impiego diretto di maestranze locali per affidare la produzione a un sistema di appalti e subappalti che ha fatto arrivare migliaia di stranieri bengalesi dalla nazione più povera del mondo. Si è creato un contesto dove si alimentano con il peggior dumping salariale e contrattuale, lo sfruttamento dei lavoratori". Cisint riafferma uno dei punti centrali delle sua battaglia politica. "Il rifiuto a ogni forma di integrazione da parte degli islamici nel rispettare i nostri ordinamenti, la nostra cultura, le nostre norme urbanistiche ha generato una condizione di comportamenti inaccettabili per le nostre leggi e per l’incolumità pubblica”. Infine, Cisint ricorda la trasformazione della città che ha amministrato per sette anni. "Un cambiamento, da realtà degradata e in declino, in un territorio vitale e in pieno sviluppo economico, urbanistico, turistico, sociale e culturale".