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Christian Raimo sanzionato dall'ufficio scolastico: "Violato il codice etico"

Christian Campigli
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Se tiri troppo la corda, prima o poi si spezza. Una massima tanto antica quanto saggia, che Christian Raimo ha saggiato in queste ore sulla propria pelle. Lo scrittore e docente di Storia e Filosofia presso un liceo di Roma ha infatti ricevuto una censura disciplinare, una delle prime sanzioni che possono essere inflitte a un insegnante. La notizia, riportata dal portale Orizzonte Scuola, spiega come la decisione sia stata presa dalla direzione scolastica regionale del Lazio, che ha ritenuto Raimo colpevole di aver violato il codice etico dei docenti.

 

 

 

 

Nello specifico, per aver espresso opinioni sui social media che avrebbero potuto danneggiare l’immagine della scuola pubblica. A fine marzo, quando ancora Ilaria Salis si trovava nelle carceri ungheresi, Raimo si lasciò andare a un commento delirante. Durante una sua ospitata alla trasmissione televisiva “L’aria che tira”, disse, testualmente: “Cosa bisogna fare coi neonazisti? Per me bisogna picchiarli”. In pochi attimi si accese un dibattito infuocato, sui social e sui quotidiani. Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ebbe modo di criticare aspramente il docente, sottolineando la necessità di mantenere un comportamento appropriato da parte degli insegnanti. Tutto finito? Macché. Raimo non ha affatto preso bene l'azione disciplinare e ha accusato, sui social, il “potere sedicente liberale” di utilizzare la gerarchia per censurare la libera espressione. Va anche specificato che, qualora l'insegnante docente dovesse ripetere comportamenti simili, potrebbe affrontare sanzioni più severe, inclusa la sospensione dal servizio e dallo stipendio. Tuttavia, Raimo ha la possibilità di ricorrere al giudice del lavoro per contestare la sanzione. 

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