Soumahoro scorda i guai di famiglia e dà lezione su clandestini e ius soli
Il silenzio è d'oro, la parola d'argento. Un proverbio che evidenzia come tacere abbia un valore maggiore delle parole. E, talvolta, astenersi dal parlare vale più che intervenire. Una massima del tutto sconosciuta, evidentemente, al leader e fondatore di Italia Plurale, Aboubakar Soumahoro. All'inizio della settimana le cronache dello Stivale sono tornate ad occuparsi di sua moglie. E delle sue questioni giudiziarie pendenti. Secondo la Cassazione infatti, Liliane Murekatete avrebbe "sottratto un milione" e avrebbe avuto "un ruolo centrale e non marginale nella coop". La vicenda, come è noto, riguarda il denaro della Karibù, destinato all’accoglienza dei richiedenti asilo, che, secondo i pubblici ministeri di Latina, sarebbero serviti per comprare borse e vestiti griffati a Lady Soumahoro.
Ci mancava Soumahoro a dare lezioni sulle carceri. E Giachetti porta Nordio davanti al giudice
Murekatete, sempre secondo l'accusa, avrebbe anche trasferito all’estero somme importanti di denaro. Ribadito che il marito non è mai stato neppure sfiorato dall'inchiesta, è del tutto evidente come vi sia una questione pendente di opportunità politica. Tre giorni fa l'uomo lanciato (e poi abbandonato nel momento più difficile della sua carriera politica) da Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli ha pubblicato infatti un post su Facebook. "Belmaan Oussama, nato 19 anni fa in Algeria, è morto nel Cpr di Palazzo San Gervasio (Basilicata). Condoglianze alla famiglia. Ho depositato a maggio una PdL per abolire i Cpr, una mostruosità nata con la legge n.40 del 1998 e tenuta in piedi da oltre 22 anni dalla Bossi-Fini. Al riguardo, presenterò un'interrogazione parlamentare".
Lady Soumahoro, altra mazzata dalla Cassazione. "Sottratto un milione"
Ma non basta. Ieri il nativo di Bétroulilié ha voluto dire la propria anche sul tema del momento, la cittadinanza. "Quattro mesi fa depositai una PDL sullo ius soli puro. È da 32 anni che aspettiamo una legge giusta. Abbiamo assistito a tanti dibattiti sulla cittadinanza. Questo fa perdere credibilità a politica. No a tatticismi sulla pelle di italiani senza cittadinanza, se c’è volontà si voti la mia proposta di legge". Ecco, dare lezioni su immigrazione e legalità, su ius soli e cittadinanza puntando il dito contro l'Italia e il suo governo, il giorno dopo la netta presa di posizione dei togati sulla moglie, appare quantomeno grottesco.