nel mirino
Arianna Meloni e l'ombra di indagini: "Cosa mi avvilisce"
Arianna Meloni, dirigente di Fratelli d'Italia sorella della premier Giorgia Meloni, commenta gli scenari inquietanti denunciati da Alessandro Sallusti sul Giornale, che la vedono al centro delle attenzioni di stampa e toghe per dare una spallata all'esecutivo, tanto che si valuta un'indagine per "traffico di influenze". "Nessuno si paragona a un grande statista come Berlusconi. Va bene le accuse di mitomania che traspaiono dal racconto che si fa di me, ma pietà! Ho un senso della misura", afferma Arianna Meloni in un colloqui al Foglio. "La cosa che ha scritto Sallusti prendeva spunto dal libro e dalle dichiarazioni di Luca Palamara, già membro del Csm, su un metodo che evidentemente esisteva, e non so se esista ancora. Speriamo di no, certo. E poi figuriamoci, provo a dirlo bene: lungi da me attaccare la magistratura. L’attacco semmai è nei confronti di un certo giornalismo che mi tira in ballo di continuo descrivendomi alle prese da due anni con nomine e trame di potere. Questo mi avvilisce. Ovviamente faccio politica a Roma da una vita, conosco davvero tante persone da molto tempo, a destra, che è il mio mondo, come a sinistra", argomenta l'esponente di FdI.
"Penso - aggiunge Arianna Meloni - di saper ascoltare le persone e di essere abbastanza obiettiva ed equilibrata. Mi infastidisco quando qualcuno racconta il mio pensiero e poi lo attribuisce a Giorgia: è un gioco che dura ormai da quasi due anni. Peccato che non sia il Verbo e che l’ottanta per cento delle dicerie siano favole che si autoalimentano".
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Fratelli d’Italia intanto è pronto a lanciare una scuola di formazione per i dirigenti. Una sorta di Frattocchie di destra. Se ne occuperà Fabio Rampelli, che ha la delega dell’omonimo dipartimento. "Quello che in molti non vogliono capire -spiega ancora Arianna Meloni- è che al contrario di altre formazioni politiche noi non vogliamo lasciare sguarnito il partito e chiuderci nel palazzo, mossi solo dalle tantissime cose che ci sono da fare al Governo. Siamo radicati, siamo presenti in tutti i Comuni d’Italia, abbiamo una comunità forte e coesa e dunque una responsabilità. Lo scorso anno abbiamo celebrato una stagione congressuale. Posso occuparmi di questo invece di passare per traffichina e mitomane Stiamo imparando a camminare -conclude - su un ponte Tibetano, ma ovviamente non sulle acque. Tutti danno il massimo e per primi mia sorella e Lollo, le due persone che conosco meglio di tutti. Attaccati spesso con violenza incredibile, e penso proprio a Lollo, che invece sta facendo un lavoro straordinario".