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Salvini rientra al lavoro: "La verità su Vannacci e ora taglio delle tasse"

Angela Barbieri
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Matteo Salvini è già tornato al lavoro dopo qualche giorno di vacanza Salento. E dal suo ufficio al ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ha fatto il punto sulle sfide sul tavolo del governo e le priorità che la Lega porterà avanti nelle prossime settimane e mesi. Si parte dalla partita europea, con la scelta del nome italiano che farà parte della nuova squadra di Ursula von der Leyen. «Raffaele Fitto ha tutti i numeri per essere un ottimo commissario europeo indicato da questo governo», ha spiegato Salvini in diretta social all’indomani dell’incontro con Giorgia Meloni nella masseria in Puglia, «un pomeriggio di pausa e di serenità, in famiglia». «Oltre alla politica c’è anche l’amicizia, la stima e la fiducia, lavoriamo veramente bene insieme - le parole del segretario della Lega - i giornali lo sanno e si inventano litigi, divisioni e polemiche che non ci sono, né sulle nomine né sulla Commissione europea».

 

 

 

Per dare il via libera alla partenza da Roma del ministro per gli Affari europei, la presidente del Consiglio chiede le competenze su Bilancio interno e Pnrr, ma non solo. L’obiettivo è infatti di abbinarle anche a quelle sui Fondi di coesione. Fino all’ultimo, però, non è detto che la scelta ricada sicuramente su Fitto. Le nomine Rai, invece, rappresentano il dossier più urgente, assieme a quello della Finanziaria, su cui il governo dovrà fare il punto e trovare la quadra alla ripresa dei lavori parlamentari. Il tentativo di Fratelli d’Italia di chiudere prima della pausa estiva è infatti naufragato davanti alle richieste degli alleati (Forza Italia punta alla presidenza del servizio pubblico con Simona Agnes, ma la Lega per dare il via libera in Vigilanza reclama l’indicazione del nuovo dg, ruolo che sarà liberato da Giampaolo Rossi, in pole come prossimo amministratore delegato in quota FdI). Nel vertice tra Meloni, Salvini e Tajani programmato per il 30 agosto i leader del centrodestra cercheranno di fare sintesi per superare l’impasse. L’appuntamento servirà poi per stabilire le priorità in vista della manovra. «Stiamo già lavorando alla prossima legge di bilancio - ha aggiunto Salvini- Per quello che riguarda la Lega e penso per l’intero governo, mantenere gli aumenti degli stipendi sarà la priorità, vuol dire abbassare le tasse. Stiamo lavorando anche per incrementare la flat tax, il taglio delle tasse per autonomi, artigiani, commercianti e partite Iva e per aiutare l'uscita dal mondo del lavoro per chi non ce la fa più, superando i vincoli della legge Fornero. Quindi tasse, stipendi e pensioni: non si può fare tutto subito ma ci stiamo lavorando».

 

 

Difficilmente al tavolo troverà spazio il dossier cittadinanza, viste le diverse sensibilità sul tema da parte dei partiti della maggioranza. «Non c’è nel programma di governo lo ius soli e lo ius scholae, anzi c’è la certezza della pena e l'integrazione vera», ha messo in chiaro Salvini aggiungendo che «l’Italia è il Paese europeo che dà più cittadinanze ai cittadini stranieri che fanno domanda dopo 10 anni, al compimento del diciottesimo anno essendo integrato e non c’è nessun bisogno, nessuna urgenza di cambiare. La legge sulla cittadinanza c’è, funziona». «Occupiamoci di altro», è quindi il messaggio del leader del Carroccio, che esclude di dover gestire a stretto giro un possibile addio del generale Roberto Vannacci: «C’è qualche giornale che si inventa i partiti di Vannacci. Anche stamattina l’ho sentito via messaggio, lo sento un giorno sì e l’altro pure, e ce la ridiamo sulle ricostruzioni surreali con l'attendibilità di Topolino su presunti partiti. Vannacci sarà al grande raduno di Pontida del 6 ottobre e penso potrà fare tanto per la Lega e per l’Italia combattendo le nostre battaglie a Bruxelles». Infine un passaggio sul Ponte sullo Stretto, che in questi giorni sarà mostrato virtualmente al Meeting di Rimini: «L’obiettivo rimane l’approvazione definitiva del progetto e l’apertura dei cantieri entro il 2024. Fra diretti e indiretti creerà 120mila posti di lavoro per le imprese di tutta Italia».

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