Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Tajani, l'azione per allargare i moderati: così Forza Italia punta a prendersi il Centro

Dario Martini
  • a
  • a
  • a

Prima delle elezioni europee erano due i concetti che ripeteva spesso. Punto uno: «Noi vogliamo occupare lo spazio tra Meloni e Schlein». Punto due: «Puntiamo ad arrivare al 20%». I due aspetti, nel ragionamento di Antonio Tajani, non vanno separati. Tanto che l’obiettivo del leader azzurro è consequenziale: «Lo spazio al centro è di Forza Italia». È in questa logica, e sulle ceneri dell’ex Terzo Polo di Renzi e Calenda, che bisogna leggere cosa sta accadendo in questi giorni. A partire dal fronte aperto sulla cittadinanza, tema tornato alla ribalta dopo i successi olimpici a cui hanno contribuito diversi atleti con almeno un genitore di origine straniera. Tajani ha colto subito l’opportunità: «Noi siamo favorevoli allo ius scholae». Che è cosa ben diversa dallo ius soli, ovvero la cittadinanza acquisibile automaticamente alla nascita caldeggiata dalla sinistra.

 

 

 

Da allora le truppe azzurre rafforzano questa linea ogni giorno, rivolgendosi direttamente all’elettorato moderato che non guarda a sinistra, ma cerca rappresentanza nel centrodestra. Raffaele Nevi, deputato e portavoce di Forza Italia, lo ha ribadito anche ieri in un’intervista al Quotidiano del Sud: «Sullo ius scholae nessuna svolta a sinistra. Noi abbiamo le nostre proposte e quando le riteniamo giuste ed equilibrate non ci preoccupiamo di chi le condivide e chi non le condivide. Cerchiamo di essere coerenti con la nostra impostazione liberale e con le idee, i valori, i progetti per l’Italia affinati negli anni con il presidente Berlusconi. La cittadinanza deve essere il giusto riconoscimento di un percorso di integrazione profondo che non può non passare per la scuola». Ancora più diretto è il capogruppo azzurro in commissione Affari costituzionali Paolo Emilio Russo: «Esistono leggi urgenti, poi ce ne sono altre che sono più semplicemente giuste. Una riforma della cittadinanza lo è senza dubbio».

 

 

 

La speranza del centrosinistra è di sfruttare l’occasione per dividere la maggioranza. C’è chi come Carlo Calenda che ritiene di poter avviare un dialogo: «Quella di Forza Italia è una scelta che apre prospettive». Ma il leader di Azione sa bene che deve guardarsi da un’insidia, ovvero che esponenti del suo partito, come Mara Carfagna e Mariastella Gelmini, possano essere tentati dalle sirene azzurre. Un altro tema su cui Forza Italia e il suo segretario stanno spingendo molto negli ultimi tempi è fissare dei paletti all’autonomia differenziata. Attenzione: questa posizione non è in alcun modo sovrapponibile a quella del centrosinistra che raccoglie le firme per abrogarla. «Forza Italia vigilerà sull’attuazione della legge- ha detto Nevi - La definizione dei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni, ndr) e il loro finanziamento possono essere una grande opportunità per il sud. Solo dopo questo si potrà valutare l’eventuale concessione dell’autonomia». È evidente che frasi di questo tipo creino frizioni con la Lega. Ma l’obiettivo di Tajani è allargare al centro. E per farlo deve per forza discostarsi dagli alleati su alcuni temi.

 

 

 

Anche sulle carceri il partito fondato da Berlusconi sta giocando una propria partita. Le "ispezioni" dei deputati azzurri nei maggiori penitenziari italiani ne sono l’esempio. Il piano del Guardasigilli Nordio sulle carceri punta su edilizia e rieducazione del detenuto, diminuire la popolazione carceraria e far scontare la pena ai detenuti tossicodipendenti presso le comunità. Mentre Forza Italia non disdegnerebbe una maggiore decisione sulle misure alternative. Alla vigilia di Ferragosto il capogruppo in Senato, Maurizio Gasparri, ha visitato l’istituto penitenziario di Favignana, in provincia di Trapani, e ha invitato «a valutare contesti alternativi all’esecuzione della pena». In questo caso le distanze maggiori sono con Fratelli d’Italia. Non è un caso che l’altro ieri il sottosegretario alla Giusizia, Andrea Delmastro, si sia affrettato a precisare: «Non è allo studio nessuna misura svuota carceri».  

Dai blog