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Liguria, il sondaggio choc sul dopo Toti: il centrodestra è già avanti

Mira Brunello
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La favorita, sembra essere lei, la deputata di «Noi per l’Italia», Ilaria Cavo. La giornalista, che ha iniziato la sua carriera come collaboratrice del Giornale a Genova, poi passata a Mediaset e diventata nota per l’intervista in carcere al killer Donato Bilancia, è, per un’incollatura, la candidata del centrodestra in grado di battere Andrea Orlando. Subito dietro di lei l’assessore regionale Marco Scajola, il vice ministro Edoardo Rixi (che ribadisce la sua intenzione di continuare il lavoro a Roma), più staccati Giacomo Giampedrone e Pietro Piciocchi. Tutti quanti quotati vincenti contro l’ex ministro del Pd, il candidato più accreditato nel campo largo, alla successione di Giovanni Toti.

 

Sono i dati del sondaggio (con una quota molto rilevante di astenuti) commissionato dal comitato dell’ex governatore e condotto da Euromedia Research, la società di Alessandra Ghisleri. Una ventata di ottimismo per il centrodestra, che rafforza la convinzione che il confronto elettorale (27-28 ottobre, se non sarà Election day) resti apertissimo, nonostante il ciclone provocato dalla Procura di Genova.

Qualche settimana fa, con l’ex presidente ancora ai domiciliari nella sua villetta di Ameglia, era stata l’emittente genovese Primo Canale con un altro sondaggio a certificare il gradimento del 54% dei liguri all’attività portata avanti in due legislature dalla maggioranza uscente. Per dire che quello che venne definito «modello» Toti, e che vinse le elezioni municipali in quasi in tutta la regione (anche nelle rosse La Spezia e Sarzana), resiste anche all’offensiva dei giudici. Ora il centrodestra deve scegliere il candidato per andare avanti, con la Cavo favorita, ma con altri possibili «eredi» ancora in discussione.

Forza Italia ad esempio, Antonio Tajani lo ha fatto in modo esplicito, spinge per l’ex primo cittadino di Rapallo, Carlo Bagnasco. Della partita anche il vice sindaco di Genova Piero Piciocchi («Mi sono sempre messo al servizio, ma non dico di sì o di no ora, ci ragionerò») e soprattutto l’assessore regionale all’urbanistica Marco Scajola, nipote del sindaco di Imperia Claudio, e dato in ascesa nelle ultime ore.

Centrodestra e centrosinistra probabilmente decideranno il loro front man (o woman), entro la fine di agosto, quindi ancora qualche giorno per riflettere. «La giustizia in questi ultimi 35 anni è spesso salita in cattedra più dal punto di vista morale che giudiziario - ha spiegato Giovanni Toti - in Liguria però abbiamo i numeri dalla nostra parte, in questi anni abbiamo fatto tantissimo».

 

Una valutazione per certi versi simile a quella fatta proprio sul Tempo, dall’ex «doge» del Veneto, Giancarlo Galan: «Non vinciamo con una destra garantista a giorni alterni». L’ex direttore Mediaset naturalmente vuole avere voce in capitolo sulla sua successione, la girandola degli incontri romani della settimana scorsa (tra i quali quello con il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini) lo conferma. «La lista col mio nome? Vedremo sicuramente un’importante lista civica perché il movimento civico in Liguria lo è – ha detto a Rtl 102.5 - rappresenta me stesso, i sindaci Bucci e Claudio Scajola e tanti altri primi cittadini essenziali per il territorio e ha un numero di consensi ancora molto elevato». Una partita aperta quindi, nonostante tutto. E già in qualche modo un risultato, visto che il campo largo ha sperato fino all’ultimo in una vittoria a «tavolino».

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