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Ddl Nordio, la mossa di Luca Palamara: "Riflessi sulla mia vicenda"

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Luca Palamara, ex magistrato già membro del Consiglio Superiore della Magistratura, valuta di ricorrere alle nuove norme previste dal disegno di legge Nordio, sia sui procedimenti penali di Perugia, sia sulle questioni disciplinari. "L’abolizione del reato di abuso d’ufficio e la modifica della disciplina del traffico di influenze illecite da parte del DDL Nordio eliminano dal panorama normativo reati dai caratteri a tratti evanescenti - spiega l'ex presidente dell'Anm - così come da sempre riconosciuto da fior di giuristi e di magistrati e dalle stesse convenzioni internazionali che impongono da parte degli stati membri l’adozione di fattispecie di reato chiare e precise".

 

"Personalmente darò mandato ai miei legali di valutare sia in ambito di esecuzione penale che in ambito disciplinare innanzi al CSM i riflessi che tale nuova disciplina avrà sulla vicenda che mi ha riguardato  - spiega ancora Palamara in una nota - che per il bene della magistratura ho voluto chiudere pur non avendo mai abusato della mia posizione. Ci tengo a sottolineare che gli stessi giudici che si sono occupati del mio caso hanno già escluso qualsiasi corruzione al CSM sul versante delle nomine nonché qualsiasi strategia di discredito a danno dei magistrati della Procura di Roma".

 

Le valutazioni di Palamara riguardano sia i procedimenti penali, già chiusi a Perugia, sia le questioni disciplinari. "È oramai tempo di scrivere altri pezzi di verità sulle storie giudiziarie del nostro Paese partendo dalle ragioni per cui nel maggio del 2019 la mia vicenda giudiziaria sia stata utilizzata per impedire una nomina che una parte della magistratura e della informazione di riferimento fortemente avversava temendo una discontinuità con la gestione Pignatone. Sono certo che questa battaglia di verità e giustizia contribuirà a dare al Paese una magistratura più forte e più credibile e soprattutto realmente autonoma ed indipendente", dichiara ancora l'ex magistrato. 

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